STRACCIOPOLI

Ripresa autunnale. Sono bastati pochi mesi per modificare la scena mondiale. Gli attori sono sempre gli stessi, scadenti, ma la storia s’è messa a correre (verso su o verso giù? C’è chi parla di un risveglio di senso morale… Tutto puó essere, esistono anche i conformismi in positivo. Ma io non ci credo). Anziché una riduzione dei conformismi soliti, cosa che sarebbe di vitale importanza, ne spuntano altri sempre più rozzi. Ci si abitua a tutto, persino al taglio delle teste.

Invece di badare alle cose serie, poi, si additano fesserie alla moda, di solito relative al sesso. Gender, no-gender… Le verità semplici e utili non convengono a nessuno. Esempio: l’eguaglianza ʺnaturaleʺ non esiste, è un valore ʺinnaturaleʺ se altri mai, che si instaura immettendo i singoli in un contesto giuridico adatto. Accade invece l’inverso: il Veneto, regione tranquilla, ora è in crisi per indebita introduzione di profughi che non si sa come impiegare. Come renderli ʺegualiʺ?

Sembra che ora la Merkel falsi la verità. Apre le porte ad alcune migliaia di immigrati scelti ad hoc, per chiuderle meglio a tutti gli altri. Orbàn ha servito, o ʺè servitoʺ? E poi Erdogan è un tipo che è opportuno accarezzare.

Vecchi conformismi. Affamare interi popoli per ʺsolidarietàʺ; eliminare la preziosa religione cristiana in omaggio a nuove fedi, di solito piuttosto sconce (ora si tenta di proporre l’icona dell’organo maschile, dato che quello femminile comincia a far cilecca per assuefazione da eccesso). Per i gaglioffi il cristianesimo è inservibile, perché insegna a diffidare dell’esistente (vedi ad es. le lettere di san Paolo). Il che, in clima di consumismo integrale, è una vera bestemmia. Drieu la Rochelle, che era fascista ma anche acuto, lo disse: ʺormai si fa ideologia della vita stessaʺ. Ripeto: il conformismo è capace di tutto.

I politici infatti ora possono esibire il proprio egoismo senza pericolo e senza vergogna. Come Napolitano, che ha divorato e ora rumina e deglutisce milioni; e intanto osserva come crepa di fame la gente. E Berlusconi? Ma no, il nuovo galateo vuole che i gentiluomini siano giudicati ridicoli.

Il Papa? A che serve un Papa che raccomanda ʺsiate buoniʺ a disco rotto, ma poi cede alla demagogia? Propone ʺuna famiglia di immigrati per ogni parrocchia, chiesa, istituto religioso, etc.ʺ, e dà il buon esempio mettendo tre – dico 3! – immigrati nel suo spazioso Vaticano. Intanto attenzione: pare stiano emergendo ribalderie anche a proposito della strana sostituzione di Ratzinger.

Victor Orbàn, il premier ungherese che ha osato cantarle chiare a proposito dei nostri buonismi ipocriti, ha detto la verità: come fa Salvini, che sarà semplicista ma nota correttamente i fatti. Facile convergenza: il liberalismo – ch’è un modo di dire intelligenza – significa appunto rispetto dei fatti.

Perché mai un affamato Italiano non vale un affamato di colore? Perché, dopo cent’anni di fiaschi, è ancora vietato dire che le ideologie di sinistra sono state vettori dell’inarrestabile marèa della super-ideologia plebeista? Perché, per converso, è ʺfascismoʺ dire pane al pane e vino al vino? E poi, fascismo? Quale, quello cretino dei Balilla, o quello cretino e criminale di Auschwitz? Dite che dall’uno nacque l’altro? Allora andate a mettere il naso nelle demenziali idee di Guido (von) List, di Adolf (von) Lanz, di Rudolf (von) Sebottendorff… Avvertirete il puzzo inconfondibile della ʺarianaʺ idiozia criminal-misteriosofica, che con le nostrane scemenze uso Corriere dei Piccoli non ebbe nulla a che fare. Sapete cogliere la differenza tra Rabagliati e Wagner? O credete che Achille Starace sapesse leggere le Rune?

Ora pare che la Merkel e Hollande stiano immaginando di ammassare qui in Italia le miriadi di extracomunitari non utili ai loro scopi. Una ʺStracciopoliʺ, una ʺLumpenstadtʺ, adatta a noi sub-umani dai capelli neri. Ci siamo liberati del modello Stalin? Ecco pronto quello Hitler. L’imbecillità, se perversa, è due volte eterna. Dunque: Lumpenitalia. Ma, consolazione: le frontiere saranno sfondate meglio da masse umane più numerose. Ormai oportet ut scandala eveniant. Se dobbiamo andare al diavolo, ebbene ci si vada tutti, o l’egalitarismo vale solo per gli altri? Victor Orbàn credo abbia pensato più o meno proprio questo.

Insomma, abbiamo bisogno urgente d’intelligenza spregiudicata, dunque di ragioni costruite sui fatti; non di ʺidee settorialiʺ come quelle di Obama, Clinton, Merkel, Hollande… Chi, come noi, detesta la violenza e la menzogna, avverte la carenza di una visione complessiva, alla maniera di Putin. Prima che la linea gialla che si va profilando all’orizzonte non avanzi e inghiotta tutto in un mar (giallo) di sangue. Si vuol ricominciare daccapo!? Céline aveva ragione!

Leonardo Cammarano
Zona di frontiera, 10 Settembre 2015


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