RITORNO A BRESCELLO

Se gli Italiani non fossero ciò che sono, e cioè dei meravigliosi anarchici individualisti e informati alla carlona, dovrebbero organizzarsi e disciplinare il manicomio da soli, sancendo un inequivocabile bipolarismo nelle urne. Non dico, tanto lo sapete; che dovrebbero votare il Cav., però prima di mettere la croce su qualsivoglia simbolo, ognuno facesse il punto della situazione e contasse fino a tre prima di votare. Le offerte sono variegate: vediamole.

Per masochisti incalliti. L’emissario della Merkel, catapultatoci direttamente da Re Giorgio per piegarci alla disciplina tecnocratico-europea, dopo aver sobriamente strombonato che non sarebbe mai entrato in politica si è messo un cagnolino fittato in braccio ed in politica ci è “salito”. In questo modo nessuno può tacciarlo di incoerenza: entrare o scendere non è certamente “salire”. Naturalmente il “salito” si è autoproclamato il nuovo che avanza, e per farlo di bestioline accovacciate sulle ginocchia ne ha ramazzate due: Fini e Casini. Il Prof ha la sua “devise” elettorale: “chi non beve con me, peste lo colga” moderatamente minacciando scenari apocalittici per giovani, vecchi, donne e bambini in caso si ripetesse l’incidente di Icaro, come se l’apocalisse non l’avesse, sobriamente, scatenata lui. I suoi più grandi elettori sono capitanati dal capo Schulz, pure lui “salito” in Italia per farsi i casi nostri ma con due zeta.

Per adoratori di Robespierre. Più in giù, ma con “ego” altrettanto spropositato trovasi il guatemalteco mancato Ingroia. Principio cardine: per combattere l’evasione fiscale perseguitiamo tutti i contribuenti nell’ipotesi che abbiano dichiarato un centesimo di euro in meno del dovuto, spremiamoli, torturiamoli preventivamente, e rimpingueremo le casse statali (magari per aumentare le prebende dei magistrati, no?). I suoi fiancheggiatori esterni togati si stanno già occupando attivamente di distruggere le industrie di eccellenza italiche. Sono riusciti perfino a farci dire dagli Indiani, ai quali avremmo dovuto dichiarare guerra per i Maro’, che col cavolo ci pagheranno gli elicotteri. Meraviglioso.

Per mammole di sinistra nostalgiche del ventennio a loro insaputa. C’è Grillo, simpatico comico di estrema destra che tutto ha capito di internet (noi azzurri, ‘na mazza) e con questo vantaggio potrebbe portarsi una pattuglia ingente di stralunati infinocchiati dai volponi di turno.

Per antiberlusconiani in liberauscita in cerca di stilista alternativo. Giannino, prima fila dei giornalastri “saliti” in politica. Non è riuscito a farsi notare per le giacche, pantaloni e tagli di barbetta ed ha pensato che tanto valeva provare con l’antiberlusconismo che paga sempre: infatti molti sinistri lo guardano con ammirazione e c’è da scommettere che sottrarrà un po’ di voti al benzinaio.

Ce ne sono altri, ma non siamo tanto masochisti da guardare le tribune politiche. In alternativa ai sonniferi per darne conto, ed omettiamo i federati facoltativi-obbligatori che devono fingere di litigare prima coi partitoni, per allearsi dopo: zero in recitazione, non poca comicità involontaria.

In questa pazza Italia dove non si capisce più chi scrive, chi si candida, chi emette sentenze, dove Crozza fa i comizi, Floris e Santoro fanno i Pinotto ai Gianni di turno, l’oggetto del contendere – come governare la cosa pubblica nell’interesse dei cittadini – sembra essere dimenticato.

Certo, abbiamo tutti l’istinto luciferino di mandare a gambe all’aria il paese che “tanto qualcosa poi succederà”; ma non sarebbe meglio, per una volta, provare quel che ci sgoliamo a cantare allo stadio: “stringiamoci a coorte”?

Il Cav., che è un anarchico “compensato” ce lo sta spiegando: me o Bersani, a seconda del proprio credo d’origine. O Peppone o Don Camillo. La via della costruzione è il bipolarismo. Tra i due litiganti, se i terzi godono, si finisce dritti nelle fauci della Merkel e dei suoi fiancheggiatori. Bisogna impedire, ad ogni costo che chiunque possa fare maggioranza col professore, perchè il nemico è lui. Quindi, se siete di sinistra, votate Bersani, Bersani, Bersani. Dategli una maggioranza schiacciante. Ma se invece siete smodati, come noi (moderati è una parolaccia, ormai) votate il Cav., il Cav., il Cav. massicciamente. Pansateci: nessuno abiura alla sua indole, così. Si torni a Brescello, per un paese più giusto, più allegro, più bello.

Angela Piscitelli
Zona di frontiera, 14 Febbraio 2013


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