ONOREVOLE STRACQUADANIO…

Gentilissimo Onorevole Stracquadanio, la lettera che ha sottoscritto che pure puo’ avere un intento nobile, non puo’ che rivelarsi un boomerang. Lei lo sa quanto me e più di me che il capo del governo in Italia è un mediatore senza grande potere, destinato a prendere i pugni in faccia senza poterli restituire. Ammesso, ma non concesso, che l’Udc accettasse di collaborare in un governo di emergenza, crede Lei che si potrebbero fare le cose che davvero servono all’Italia?

Lei sa bene che Sarkozy se si sveglia con il naso storto puo’ licenziare un ministro senza i 7 giorni di preavviso, puo’ sbombazzare uno stato sovrano e tutti applaudono e puo’ perfino decidere di cambiare il parlamento indicendo elezioni. Tutto questo Berlusconi non puo’ farlo. Non puo’ come ha ben visto, nemmeno imporre un decreto legge contenente direttive ineludibili.

Una forza politica che ha l’ardire di dichiarare senza vergogna che: “se il Cav fa un passo indietro siamo pronti a fare la nostra parte” dimostra l’immaturità, la gaglioffagine e la strumentalità sfrontata della sua linea politica. Ammesso che di linea politica si possa parlare.

Inaffidabili e ricattatori. Che cosa avrebbe dovuto fare Berlusconi? Il Quirinale e Tremonti non vogliono il decreto, Bossi poverino dà segni di stanchezza mentale, le altre opposizioni non aspettano altro che una spintarella per realizzare l’unico obiettivo che hanno: eliminare l’anomalia d’una speranza e tornare al comitato centrale permanente.

Una classe politica che avesse un minimo, un filino di senso della responsabilità si sarebbe data da fare insieme a lui per tirare l’Italia dalle secche nelle quali si è cacciata anche e soprattutto per colpa della loro irresponsabilità e dell’antipatriottismo militante. Invece no.

La vostra lettera è la ciliegina su questa cassata avariata, forse involontariamente, spinge la nave contro l’iceberg. Se io fossi il Cavaliere, andrei a reti unificate a dire la verità: ”saprei come fare, ma ho il veto di tizio, l’avversione di Caio, il pilillo costituzionale di Sempronio. Qui o si cambia l’architettiura costituzionale o siete fritti, signori e signore.” Saluterei con la mano, ciao ciao, e lascerei tutto il pollaio in mutande. Se non lo fa è per spirito di servizio e amore per l’Italia, anche per tutti voi, ma soprattutto per noi, che siamo ben coscienti che questo è l’ultimo treno e restiamo a sostenere lui, costretti nostro malgrado a sostenere anche tanti che non hanno nessun merito se non quello di aver saputo sgomitare a tempo e a luogo, per un posto al sole. E che torneranno nell’ombra.

Io quando penso al palazzo, alla stampa, alla magistratura, ed anche al Pdl cosi’ com’è, ho il voltastomaco. Questa non è una classe dirigente: è solo una ingestibile classe di asini presuntuosi.

Angela Piscitelli
Zona di frontiera, 3 Novembre 2011


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