LA MADRE DI TUTTE LE CASTE

Non v’è alcun dubbio: noi, brava gente del centro-destra non godiamo di alcun diritto. Nemmeno quello di criticare il nostro leader, di dire che non ci piace la manovra o il colore dei capelli. Sono gli altri, gli autarchi, che ci hanno strappato anche il libero pensiero perché l’emergenza democratica in atto da mani pulite ad oggi ci obbliga soltanto a difendere la nostra libertà, a tutti i costi.

Centomila intercettazioni non sono bruscolini. Un Lepore qualunque che si permette di dire al capo del governo: “o vieni o ti mando i carabinieri” non è una bazzecola. Questa perpetua tac con contrasto giudiziario che scava in tutti gli anfratti del privato, dei gusti personali, delle parole, delle amicizie, negli amori, negli odii è il Grande fratello elevato a dittatura. Dalla casa televisiva si esce, a piripacchio, se stai sulle scatole degli annoiati spettatori, dalla casa Italia si entra direttamente in galera per la stessa ragione. I giudici hanno il telecomando in mano. E nel telecomando c’è tutto: le Leggi, gli uomini, le cose, gli orientamenti politici e le nostre misere vite messe in piazza e fatte a pezzi senza diritto alla difesa. Credete voi che il problema sia di Silvio Berlusconi? Alzi la mano chi fra voi non abbia avuto a che fare con “questa giustizia” sia solo per una causa ereditaria o un semplice presunto tamponamento. Vedrete che nel bilancio della vostra vita il capitolo “magistratura” ha inciso negativamente sulla vostra qualità della vita, sul vostro tempo e sul vostro portafogli. Le vittima della giustizia civile e penale sono milioni, e non esagero. Solo non fanno parte dell’eletta schiera dei molti che del vittimismo hanno fatto una professione o un partito politico. Siamo noi: le casalinghe che si vedono arrivare un’avviso di garanzia per “associazione a delinquere di stampo camorristico” e che sono costrette a ingaggiare un penalista, i signori per bene collezionisti d’armi assolti nei tre gradi di giudizio da infamanti accuse di omicidio, mai risarciti, e perseguitati a vita da luridi scribacchini o imbonitori televisivi che si arricchiscono sula menzogna e sulla calunnia. Querelare? E a che serve? Chi è che si occupa di querele, il salumiere? No? E allora è inutile. Se sono i giudici, tanto vale non perder tempo. Sapete voi che in un immobile classificato quattro volte bene tutelato dentro e fuori, un giudice puo’ decidere che è possibile farci dei miniappartamenti? Sapete voi che se vi provate a scrivere al Ministro dell’Interno per chiedere conto e ragione di un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione, quello alla difesa, il ministro vi manda i carabinieri a casa ad indagare? Sapete voi che l’obbligatorietà dell’azione penale è la più stratosferica balla propagandata, visto che vale solo per certi (e sempre quelli) e per certuni mai?

Potete dire in tutta coscienza, uomini e donne di destra e di sinistra che una sola volta nella vita, vi sia stata fatta giustizia? Vi piace una repubblica dove, parlando a telefono con un’amica dite “adesso presentiamo la tal ragazza al figlio di talaltro”, nel filo ci puo’ essere un perfido serpente che puo’ accusarvi di adescamento alla prostituzione?

Tutti noi paghiamo per i nostri errori, e malauguratamente anche per gli errori degli altri. Le toghe, no. Le toghe sottraggono all’esiguo bilancio del nostro stato milioni di euri per spiare e perseguitare uomini liberi ed innocenti. Entrano come un cancro nelle vite altrui devastandole. Hanno rispetto e comprensione solo per i veri criminali, se si piegano ai loro desiderata. Qualunquismo? Non credo. Abbiamo le scatole in polvere della odiosa frase: “abbiamo fiducia nella magistratura”.

No, no, e no. In questa magistratura non abbiamo fiducia perché con la giustizia non ha nulla a che vedere. Il fine “alto” di giungere a costeggiare la verità in nome del bene comune è oggi in mano ad un’oligarchia arrogante che sa di poter agire senza limiti e senza sanzioni. Se un Lepore o un Ingroja qualunque possono dire cio’ che dicono senza che “la più alta carica dello stato” dica “bu”, se i Giornaloni potenti si ingegnano a far titoli ogni giorno per certificare le illazioni come certezze ed infangare e screditare le nostre istituzioni anche all’estero, se il potere legislativo è del tutto svuotato, spiegatemi come un governo, qualunque governo, possa raddrizzare il timone della barca italiana?

E’ inutile chiedere conto e ragione al centro destra della mancata riforma della giustizia. La riforma della giustizia è impossibile. Occorre ritrovare “la forma” della giustizia. Il palazzo è ostaggio delle toghe. Tocca a noi. E non per amor di Patria – quello è merce rara – ma per puro tornaconto personale. L’interesse delle toghe non è il nostro. Raccogliamo le firme, sotto ogni campanile. Giustiziati d’Italia, uniamoci. Non si puo’ più stare in silenzio, né far finta che la cosa non ci riguardi. Ci riguarda eccome. Di cosa avete paura? Ritorsioni? Avete ragione. Ma quando c’è di mezzo la libertà, occorre coraggio. Fuggire o ribellarsi. Non c’è una via “terza”. Come non esiste un giudice “terzo”.

Avanti! venitelo a prendere se avete coraggio!, e noi scenderemo a difenderlo, dovrete passare sul nostro corpo. E non perché è lui, potrebbe essere chiunque altro. Noi difendiamo la nostra libertà. Provateci solo e vedrete.

Angela Piscitelli
Zona di frontiera, 16 Settembre 2011


Un commento a “LA MADRE DI TUTTE LE CASTE”

  1. Vedo che non sono il solo a pensarla in una certa maniera e ne prendo atto con soddisfazione. Oltre a Silvio Berlusconi, Paniz e Vitali (nel PDL), Alessandro Sallusti e Maurizio Belpietro (per la carta stampata), Matteo Salvini e Gianluca Pini (della Lega) non abbiamo nessuno che mostri neanche un abbozzo di resistenza all’impudenza della magistratura. Anzi ! Scopriamo che tutto il FLI e moltissimi del PDL si sono sempre opposti a una riforma della giustizia che prevedesse l’immediata revisione della Legge 117/88 sulla responsabilità civile diretta del magistrato mediante semplice atto parlamentare (senza ricorrere alla via costituzionale perchè lenta). Schierandosi, di fatto, con la sinistra manettara su quello che fu uno dei punti-cardine del programma del cdx e del suo patto elettorale.
    Come da me pubblicato più volte ribadisco che questo tradimento nei confronti non solo degli elettori ma di tutti i cittadini italiani costerà assai caro al Governo.


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