SIGNOR PROCURATORE, SONO UN CAMORRISTA…

L’emergenza rifiuti non si placa a Napoli. Ancora 3 mila tonnellate a terra. Motivo della crisi la mancanza di luoghi preposti allo sversamento dell’immondizia, con l’impianto Stir di Caivano attualmente saturo e la chiusura da alcuni giorni della discarica di Chiaiano per consentire dei lavori di manutenzione a seguito di gravi inadempienze nelle gestione dell’impianto. Cumuli, montagne di spazzatura nelle principali zone della città. I vigili del fuoco impegnati nella notte a spegnere i roghi appiccati dalla Camorra. Ma da soli riescono a fare ben poco, per la gioia dei clan che ci speculano.


Dialogo immaginario, forse non troppo…

– Buongiorno Signor Procuratore, posso disturbarla? Sono un mafioso, un camorrista, uno che appartiene ai clan più spietati della faccia della terra, faccia lei. Vorrei chiederle un parere. Quali sono i trucchi per entrare nel giro, quello di milioni di euro?

– Ah, sì, il traffico internazionale di droga. Guardi…

– No, signor Procuratore. Non ha capito. E’ quel giro di soldi, ma milioni e milioni di euro veri, che ruotano intorno alla…alla mmh …mondezza. Sì, alla mondezza.

– Ma certamente, è il traffico di rifiuti dell’immondizia. Noi, la chiamiamo ecomafia. Mi era sfuggito! Lei è proprio uno che ci vede lungo! Apra le orecchie… E’ un business da 23 miliardi di euro. Ogni anno in Italia si trafficano quasi 30 milioni di tonnellate di rifiuti o di mondezza, come la chiama lei. Una vera e propria montagna di rifiuti tossici e nocivi, alta quanto il Gran Sasso (2.600 metri) che viene fatta sparire nel nulla.. Provengono da industrie e dai nostri consumi giornalieri. Altra cosa, sono invece i traffici internazionali. Pensi che l’ agenzia delle Dogane ha sequestrato negli ultimi 5 anni, 286 container con oltre 9.000 tonnellate di rifiuti. La Cina è la meta privilegiata. Un vero affare per le imprese: lo smaltimento legale di un container di 15 tonnellate di rifiuti pericolosi costa infatti circa 60mila euro, per la stessa quantità il mercato illegale d’Oriente ne chiede solo 5.000. Più del 90% dei rifiuti esportati in Cina finisce nei villaggi della costa, dove, senza alcuna precauzione, viene recuperato il possibile. Altri luoghi, sono India, Siria, Croazia, Norvegia, Francia e alcuni paesi del Nord Africa. Poi ci sono i rifiuti che invece devono rimanere a galla, ha inteso?

– Mi scusi, ma non…

– Prenda per esempio il caso della mondezza a Napoli. L’emergenza si è placata per un po’. Una cosa apparente. Per quindici, venti anni, cumuli e cumuli di rifiuti. Ma questa immondizia deve rimanere a galla, bene in vista.. Mi spiego meglio. Lei è proprio uno scolaretto, su questi affari. Più l’emergenza è elevata e meno controlli si fanno. E’ matematico! Quando c’era il Premier, con tutte le televisioni del mondo, c’era in ballo la salute e il problema delle epidemie. Quindi non si controllava chi è o era il gestore della discarica. Chi è o era il proprietario del sito e chi il titolare dell’impresa che doveva rimuovere tonnellate e tonnellate di mondezza. Ora, invece che non ci sono riflettori, il momento è buono, per fare affari.

– E prima come si faceva a fare tanti miliardi di euro, se l’emergenza è scoppiata solo da un paio di anni?

– Se aumenta la domanda e diminuisce l’offerta, il prezzo che fa?

– Aumenta!

– Bravo, allora qualcosa capisce! Quindi se il prezzo sale, aumentano i rifiuti. Ma ecco qui, di nuovo l’inganno: non ci sono i siti per lo smaltimento. Così i rifiuti, che provengono da industrie ma anche quelli prodotti da noi, nel quotidiano, girano e rigirano tutta l’Italia e il costo lievita, lievita, fino alle stelle.

– Signor Procuratore, ma in questo momento non è pericoloso, per me, entrare nel business? Ci sono tanti controlli? Non finisco in manette?

– Lei è fortunato. I controlli ci sono!!! Eccome, ma è un bene. Più controlli, più discariche messe sotto sigilli. E quindi meno siti da individuare per collocare l’immondizia. E’ facile, no? Inoltre io, in questo momento, non potrei aprire alcuna inchiesta. Ho le mani legate. Mi scusi, glielo dice lei, alle Regioni, Province e Comuni che hanno dato la disponibilità ad accogliere le tonnellate di rifiuti nocivi da Napoli, che devo controllare e investigare dall’impacchettatura della mondezza, al trasporto, alla smaltimento e alla sicurezza del discarica secondo le normative CEE. Inoltre, le faccio una confidenza. Siamo in pochi, quelli che vogliono fare sul serio.

– Che vuol dire?

– Il traffico di rifiuti si svolge soprattutto nel Sud: Campania, Calabria, Sicilia e Puglia detengono il 45,9 % dell’illegalità ambientale. Ma provengono e girano tutta l’Italia. Se lo ricordi. Contribuiscono tutte le aziende in questo ciclo produttivo di soldi. E’ una slot machine che arricchisce solo. Non si perde mai. E’ un giro, che frutta miliardi di euro. In Campania l’anno scorso, su 3.169 infrazioni accertate, abbiamo denunciato 2.782 persone. Di queste sono state arrestate solo 39. In Calabria, 3.153 infrazioni, 1.834 persone denunciate. Arrestate solo 11. In Sicilia su 2.404 infrazioni accertate, sono state denunciate 1.834 persone e in carcere ne sono finite undici. In Puglia su 2.085 infrazioni, denunciate 2.514 persone, in manette 34.

– Allora signor Procuratore, io vado. Tolgo il disturbo e la ringrazio. Entro nel business della mondezza!

– Vada vada, che mi sta facendo perdere tempo. Ho tante pratiche da leggere.

 

Anna Germoni, 31 marzo 2011

Zona di frontiera su Facebook
Sito WEB zonadifrontiera.org

Anna Germoni
Zona di frontiera, 31 Marzo 2011


Lascia un commento