ANIMUS-ANIMA o dell’otto marzo trascorso

Festa delle donne ? Uhm… Saro’ sincero: a me il femminismo e le sue feste fanno pensare ad una mezza-ideologia per mezze-calzette. Spiego il perché in fretta, prima che mi prendano a sassate politicamente corrette.

Provengo da una famiglia di “media tacca”. Il padre di mio padre era un contadino del Cilento, mio padre divenne un ottimo chirurgo per meriti autonomi. Niente raccomandazione.
Da parte di mammà: mio nonno fu un rinomato avvocato internazionalista; mio zio fu Presidente delle Medaglie d’Oro italiane perché si fece ridurre a pezzi sul Carso. Famiglia dunque assai degna, ma niente di elegante, neh!? Mia madre era una grande artista, è vero, ma questo non è colpa mia, perbacco!
Io mi sono sposato due volte, peccato non di più, perché le mie due mogli, entrambe felicemente viventi, sono tutt’e due molto più intelligenti di me. I miei matrimoni sono stati una vera école des maris.
In questo clima familiare, di borghesia molto illuminata, quando si parlava e si parla di femminismo si rideva e si ride ancora: è talmente ovvio che le donne valgono come e quanto gli uomini, e spesso di più, che farci sopra tante chiacchiere pacchiane, e addirittura “la festa”, è come discutere se le asine siano meglio o peggio dei somari, o come indire la festa delle cocorite ma non dei pappagalli.

Una cosa a voi femministi e femministe la concedo: quando cadono in preda alla pazzia ideologica, le donne sono orribili, tremendissime. Ricordo le “fasciste” di una volta, le “comuniste” di poi, le “politico-corrette” d’oggi. Dio ne scampi e liberi! La cosa è talmente marcata, che quando trovi un uomo siffattamente incazzato, ti vengono dei sospetti. Per esempio: non sarà il Presidente Scalfaro una vecchia zia travestita da uomo (si fa per dire)? E che ne dite di Franceschini, non vi fa la zitellesca lavata di capo cronica come se fosse una maestrina di scuola elementare? E Fini, non sembra una cammarera munita di scopillo per la polvere? E Travaglio, non è forse una zitella sputata, inacidita a puntino? Etc. etc.

Direte voi: ma no, come mescolare lana con seta!?… Ebbene, Gustavo Jung, che certo ne sapeva più di donn’Eugenio ‘a Macchietta (il che c’est un comble, come dicono i Francesi), teorizza con molta serietà la problematica “animus/ anima”, mettendo a fuoco gli “scambi” di carattere e di umori tra i sessi. Leggetelo: è una lettura profittevole.

P.S. – Confesso sottovoce che mi auguro che la percentuale di donne aumenti, specie nei posti amministrativi e politici. Perché? Perché di solito le donne hanno più carattere. L’uomo spesso è accomodante e moscio, come me ad esempio.

Leonardo Cammarano, 11 marzo 2011

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Leonardo Cammarano
Zona di frontiera, 11 Marzo 2011


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