E se,travolti da un insolito destino,affidassimo Napoli ad un poeta’

Sandro Bondi non torna indietro.Non solo per amarezza.Ma perchè di fronte all’ennesimo schiaffone alla cultura, del milleproproghe(meno una, la più importante)si è arreso, con l’onore delle armi all’armata dell’insensibilità sguaiata che cancella la cultura da qualsiasi agenda delle priorità.E non è un caso che alle voci degne di quanti hanno difeso l’operato del Ministro, non si sia unita la vocina di Tremonti.E questo ci dispiace, non è degno di un occhialuto e preparato dotto come lui.
Con un’ennesima, straordinaria lezione di stile, il Ministro Bondi,sottolinea ringraziandolo, che resterà a fianco al Presidente del Consiglio, anche senza manco uno sgabellino, e si addossa ogni colpa.dice:”non sono stato capace”di spiegare che i beni culturali sono il giacimento petrolifero inspiegabilmente abbandonato, il solo che potrebbe dare stile e ricchezza a un tempo, alla nostra Nazione.Condividiamo la sua amarezza e siamo convinti che la sua uscita di scena abbasserà la qualità della compagine governativa.Non lo capiscono in molti.le voci gentili dalle nostre parti sono sovrastate dal chiasso del pollaio quotidiano e dalle risatacce sguaiate degli opinionisti.anche di qualcuno dei nostri. ahinoi.
Intanto laggiù a Napoli, un altro epilogo, di natura diversa, si sta consumando.Caduta Rosetta,sacerdotessa del nulla amministrativo, Napoli cerca un sindaco.E’ certo che il Cav si stia grattando la zucca a sangue per trovare il candidato.laggiù,prima ancora che la testa della borgomastra cadesse, già le risse erano in atto.A destra e a sinistra, ci sono più correnti che nel mar Mediterraneo.Tutti soliti noti come piccioni accorrono a beccare le ultime molliche di pane della nostra amatissima e tartassatissima Partenope.
Ebbene.
Ci vuole coraggio. E ci vuole fantasia.”Rupture” disse Sarko. E i Francesi dissero:”si”.
E allora io dico:”rupture”. che tradotto in napoletano suona:” scassamm!”
Berlusconi candidi Sandro Bondi a sindaco di Napoli.Ricostruire l’anima  feritadella città attraverso la bellezza.Dev’essere una chiamata alle armi “non convenzionali”.Ed intorno a lui si coagulino tutte le forze dabbene di tutti i colori, ma della società civile,che vogliano una sola cosa, anche da storie politiche opposte:che Napoli rinasca e rifiorisca come capitale della, della cultura e del turismo.Ce ne sono tanti , Bisogna tirarli fuori dalle loro case e dal loro sconforto . A tutti bisogna dire:arruolatevi!.Penso ai librai e agli editori di sinistra,ideologizzati ma solerti,penso a Luigi Necco ed alla sua tribuna imbufalita al servizio di chi segnali i disservizi e apostolo dell’archeologia, e del pallone, penso a Gerardo Marotta e a Marina Salvadore,a Luca De Fusco a Caramiello,al poeta di strada, alla dottoressa Lapenta che , da sola, accampandosi nel reparto, riusci’ a mettere in piedi un’unità di cura per i tumori della tiroide, eccellenza, in tutta Italia.E a tutti gli sconosciuti napoletanisti rintanati per forza nelle loro straordinarie biblioteche dal burraco imperante. penso agli imprenditori di sinistra in buona fede che brancolano nel buio ideologico perchè la società napoletana non è più in grado non solo di svolgere compiti, ma di assegnarli.in questo contesto i politici dovrebbero solo essere i gregari, e la società civile in prima linea.con severo divieto di parlare politichese.

Loro, gli arruolandi,forse si ritrarranno.E sarà nostra cura ascoltare le loro rimostranze non prive di fondamento. Nemmeno noi siamo esenti da colpe.Ed occorre dirlo, per potersi stringere la mano ed avviarsi in una cammino, tutti insieme, per amore della nostra città.
Bondi è l’uomo adatto per capitanare un’armata Brancaleone agguerrita dal sogno.

E niente compensi:retribuzione in base al rendimento.Naturalmente, avremmo contro i furbi, la burocrazia, il malaffare ed anche l’inesperienza.le volpi sono scaltre.ma non varrebbe la pena di tentare?non abbiamo più nulla da perdere.Ma se c’è un’occasione,drammattica e significativa di verificare se.” la fantasia al potere” era solo propaganda farlocca, o se invece possa essere in qualche caso la pietra filosofale, ebbene, l’occasione è questa. pensiamoci.

Angela Piscitelli
Zona di frontiera, 3 Marzo 2011


Un commento a “E se,travolti da un insolito destino,affidassimo Napoli ad un poeta’”

  1. Spiacente, Angela!
    numero 1) la Jervolino é ancora assisa sul suo seggiolone, perché ‘sti pirla dell’opposizione non hanno saputo nemmeno dimettersi;
    numero 2) perché, cortesemente, per Napoli VOGLIAMO un sindaco napoletano!
    numero3) perché di… …poeti e filosofi Napoli se ne cade
    numero 4) perché il cavaliere ha già candidato l’imprenditore Lettieri
    numero 5) perché esseri sensienti e perbene a Napoli ce ne sono ancora tanti e non hanno bisogno di un Tutor o di una baby-sitter straniera!
    numero 6) perché il futuro Sindaco deve essere il vero VOLTO di Napoli
    numero 7) perché col Federalismo non sono ammessi più “stranieri” ad amministrare i loro porci affari sulle emergenze napoletane:
    numero 8) perché il legame tra il sindaco e la città dev’essere viscerale
    numero 9) perché a tutt’oggi chi ha questi requisiti é solo il cardinale Crescenzio Sepe: lui, sì, che sta realizzando cose concrete!


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