LEADERSHIP INADEGUATE

Provate ad immaginare il vostro paese tra 10 anni. Provate ad immaginare i vostri figli in che mondo vivranno tra soli 10 anni. E poi, una volta fatto questo esercizio di previsione futura, tornate con la mente al presente. Tornate con la mente a questi giorni, drammatici. E non sono drammatici ora, dopo l’attentato di Parigi, ma lo sono ormai da molti anni. L’attentato di Parigi, così come ogni attentato nel mondo occidentale, serve solamente a ricordare di tanto in tanto, che viviamo nella paura. Ecco, adesso pensate che in questi giorni drammatici si sta decidendo il futuro prossimo dei nostri figli e il futuro prossimo delle nostre terre. Ora pensate che quel futuro, il futuro di tutti, dipenderà dalle scelte però di pochi, di pochissime persone che la storia, loro malgrado, li ha collocati in posizioni di comando (a proposito, che scherzi brutti che gioca la storia…). Pensate che le vostre libertà, quelle libertà non solo derivanti dal giusnaturalismo ma anche dai dettami costituzionali (libertà di religione, libertà di parola), non saranno più presenti nelle nostre vite, e questo perché oggi alcuni omuncoli prendono le decisioni sbagliate.

Sono diversi anni che a livello europeo e occidentale si prendono delle decisioni sbagliate e grazie a quelle decisioni errate, oggi ci ritroviamo a contare i cadaveri di ragazzi dentro un teatro oppure dentro uno stadio a Parigi. Non basterebbe un libro per elencare tutte quelle decisioni incomprensibili e suicide prese dai vari leader occidentali che hanno condannato in primis i popoli europei a vivere oggi nel terrore e vivere con l’incubo di uscire ad esempio un venerdì sera con gli amici con la paura poi di non ritornare più a casa a riabbracciare i propri cari. Quante responsabilità e soprattutto quante vite umane perse sono direttamente collegabili a quelle decisioni prese? Tante, troppe.

Aver “agevolato” la Primavera Araba, aver assassinato Gheddafi, la guerra in Iraq (si, anche quella), aver contribuito a cacciare un leader rispettato e “temuto” come Hosni Mubarak in Egitto, aver individuato nella Russia un problema invece che una risorsa, non aver controllato l’immigrazione clandestina per anni e anni (per due generazioni) e tante altre decisioni folli. Ma soprattutto aver contribuito, con arroganza e malafede, a cancellare l’identità cristiana dell’Europa. E badate bene si parla di identità e non di religione. Orgogliosamente a difesa dello stato laico, sempre. Ma a difesa anche dell’identità Cristiana del nostro continente. E a quanti sono imputabili dette responsabilità? A quanti oggi dobbiamo dire grazie per tutto questo schifo, per tutto questo sangue?

Onestamente è molto complicato quantificare i colpevoli di dette responsabilità. Sono in troppi, e ci sarebbe sempre il rischio di lasciarne fuori qualcuno. E non sia mai! Ma un piccolo podio degli omuncoli responsabili va fatto. Qualcuno insomma ha più responsabilità degli altri. La medaglia di bronzo va, a parimerito, a David Cameron e Nicolas Sarkozy. Buona parte delle tragedie di oggi in Occidente, compresi gli attentati, comprese le ondate di migranti che provano a raggiungere le coste europee, è dovuta alla decisione di bombardare la Libia che è stata presa fondamentalmente dai due leader europei, David Cameron e Nicolas Sarkozy, per interessi privati e commerciali. I bombardamenti della Nato non hanno solamente distrutto Gheddafi e il suo piccolo esercito ma hanno distrutto anche un paese intero consegnadolo poi al terrorismo islamico (che non aspettava altro). E da lì, le rivolte negli altri paesi del nord Africa, che hanno trasformato dei paesi musulmani che facevano da tappo al terrorismo maomettano in dei bacini di reclutamento adesso attaccati all’Europa, e all’Italia in primis. La medaglia d’argento degli omuncoli del nostro tempo poi va tutta agli altri leader europei attuali che per inarrivabile ottusità mentale scambiano il sacrosanto diritto di difesa delle proprie radici culturali in atteggiamenti ostili verso chi viene da fuori. Uomini (e anche donne) ridicoli messi al posto sbagliato dalla storia al momento sbagliato. A proposito, ben vengano i rifugiati, anzi vanno trattati meglio se possibile. Scappano da guerre e da tragedie umanitarie. Vanno accolti appunto con spirito cristiano (quando serve le radici cristiane servono e non le oltraggiano…). I rifugiati però, e basta. Ma andiamo ad aiutarli anche a casa loro, in Siria ad esempio, dove c’è una guerra da cinque anni e questi omuncoli si sono accorti dei rifugiati e dei profughi solo da pochi mesi perché la Turchia li fa passare via terra per scaricarli in Europa. Ipocrisia allo stato puro. Mentre l’Isis avanza e avanzava indisturbata approfittando della stupidità di Merkel, Renzi e soci.

La medaglia d’oro degli omuncoli del nostro tempo va infine a Barack Obama. Il presidente americano con la sua politica estera scellerata da otto anni a questa parte ha distrutto non solo quanto costruito negli anni passati (e mi riferisco al riavvicinamento della Russia all’Occidente) ma di fatto non ne ha azzeccata una, riuscendo anche nell’impresa di isolare ancora di più Israele. Ha trasformato gli Stati Uniti d’America da “vigile” del mondo occidentale in una inutile potenza militare. L’Isis solamente sotto la sua guida poteva crescere in questo modo. Qualsiasi altro presidente americano, anche il democratico Bill Clinton, sarebbe intervenuto ormai da un pezzo risolvendo la situazione. Perché se si fosse intervenuto tempo fa, quando l’Isis era formato esclusivamente da quattro mentecatti fanatici religiosi, oggi non ci saremmo ritrovati a piangere ancora una volta per i morti di Parigi. E non avremmo pianto nemmeno tanti altri morti, anche tra i rifugiati, anche in Siria. Non avremmo visto tante teste mozzate al grido di “Allah è grande”. L’immobilismo del presidente americano è stato talmente grande e assordante nell’affrontare il problema siriano che verrà ricordato per sempre come uno dei più grandi fallimenti di politica estera. E oggi appunto, ne paghiamo le conseguenze.

Con una Europa incapace di difendersi da sola per oggettivi limiti di leadership (limite elevato al quadrato in Italia), venendo meno il ruolo primario degli Stati Uniti, è cresciuta la forza del terrorismo islamico in modo spropositato. Obama, così come i leader europei, verranno giudicati dalla storia. La domanda che resta da porci a noi è una sola: quanti morti ammazzati, quanti attentati in Europa, quanti attentati nel nome di Allah, quanti cristiani in Siria o in Iraq dovranno essere bruciati vivi, quante teste dovranno ancora essere tagliate, quanta paura dovremmo ancora avere nelle nostre città, prima che questi leader siano accantonati (e giudicati colpevoli) per sempre dalla storia?

Andrea Mastrantoni
Zona di frontiera, 15 Novembre 2015


Lascia un commento