ED ORA?

Ed ora?

Anzitutto, una ʺmodesta propostaʺ: sostituire, nelle aule tribunalizie d’Italia, alla mendace scritta ʺLa legge è uguale per tuttiʺ, un minace

ʺLa merde ne finira jamais”

tratto dalla biografia del povero Van Gogh che, come tutti sanno, poco dopo finí suicida. Direte: ma è in francese! Embè? Di ʺitalianoʺ v’è restata solo la spocchia linguistica? Proprio ora che tutto il resto se n’è andato a male, perduto a sdrùcciolo sulla groppa del nostro presidente Napolitano?

Un altro motto, più espressivo degli umori della Sinistra vincente, sarebbe:

Omne animal post manustuprationem triste

che rispecchia bene gli stati d’animo destati dal processo&condanna di Berlusconi. Si pensi al monellaccio sporcaccione Lerner (classiche occhiaie péste di cui si rideva nei licei d’un tempo). Un amico trova questo secondo motto migliore, perché icastico. Si potrebbe chiedere un parere alla Nunziatina che, persona seria – e supra partes, come no! -, se ha goduto lo ha fatto con ʺpresentabilitàʺ estrema. Ricordo, 60 anni fa, una amica svizzera, Marwa Th., cara persona!, mi erudí a fondo sulla masturbazione femminile: mettersi sedute, gambe strette, immobilità assoluta, ritmiche contrazioni perineali. Godimento clandestino. Festina lente. Ma non credo che la Nunziatina faccia cose del genere. Ne parlo solo per completezza d’informazione (!), utile agli Italiani, ormai onanisti patentati. Godere senza bisogno di coraggio, uso… tribunale.

Ma poi, val la pena preoccuparsi delle tabelle da affiggere nei tribunali? Ci scrivano quel che vogliono, un ʺVae victis!”, un ʺSaluti a casa!” o, ancora meglio, ʺAndate a farvi fottere!ʺ Il peggio è altrove: è nell’animo di noi Italiani-sedicenti-liberali (ah, ah!) che, sarà perdita delle speranze, sarà paura, non reagiamo più. Ricordate Craxi? Lo lasciammo assassinare innocente (!), a fuoco lento, senza muovere un dito. Una porcata immensa. Fu l’inizio della fine. Fu allora che la subentrante repubblica giudiziaria comprese che un Di Pietro, persona indecentissima ma ʺpresentabileʺ, poteva far quel che voleva: il senso della giustizia era finalmente morto. Ed eccoci qui, privi di giustizia, ma con ʺingiustizia organizzata come giustizia mediante mendacioʺ.

Il seguito sarà divertente assai. La vincente Repubblica Tribunalizia non si fermerà qui, siatene sicuri. Il nostro amato Berlusconi va fatto fuori. Ormai, con quasi una metà di Italiani assassini in pectore (il sapore del sangue sí, ma incolumi, sapete), tristi per deglutito piacere, attizzati da un comico come Grillo e da un menagramo come Epifani -; e l’altra metà (noi) morta di sonno e di paura, si potrà fare di tutto. Avete capito? DI TUTTO.

La Repubblica Ingiusta ormai è in sella. Chi ha osato spiantare dall’italia il vincente, utile Comunismo, va punito con esemplare vendetta. In due tempi: uno, Craxi. Due, Berlusconi.

E il Capo, vediamo? La figura del Napolitano è densa di mistero. È egli vivo? Sí. Serve egli a qualcosa? No. E allora – scartato il semplice: ʺSuicídati!” che si usa nei salotti buoni della elegante nuova Italia – che ci sta a fare? Chi lo sa. E che pensarne? Che proporgli? Che cosa sperare? Il suo volto è chiuso, scuro: forse è sdegno (infatti, hanno messo alla berlina anche lui), o ruminazione degli ordini di Partito, o paura schietta…

Ricordo con rimpianto Mario Tramontano, carissimo amico, ʺreʺ morale di Sorrento: ʺLeonà, che nn’éa fà ‘i nu presidente ‘e cassazione for’e servizio? ‘O miett’ ‘mbacci’a furnacell’a vutà ‘o rragù!ʺ (traduzione: che ne fai d’un presidente di cassazione fuori servizio [per età avanzata]? Lo metti ai fornelli, a girare il ragùʺ). Vuole il nostro Napolitano girare il ragù? Non vuole. Peccato, il ragù è buono. E allora si dia una mossa, porco Marx! O il vetero-comunista ʺvive nascostamenteʺ, come il verme nella mela? È d’accordo con la ʺcriccaʺ per paura nera? O infine: vorrebbe, ma non puó? Passare alla storia come il Presidente Stolido che riconsegnó l’Italia alle utili teorie politiche e bestialità ammiscate del secolo scorso; o come il Presidente Imbelle che lasció uccidere la Libertà? Come il Presidente che sapeva fare il muso moscio e basta?

Io conosco il genere. ʺVecchio gentiluomo napoletanoʺ. Sono dei severi moralisti superciliosi, innamorati di formalismo tipo ʺa ‘nticchia e ‘o fililloʺ. Il metodo buono per mascherare la fifa. Molto sensibili alla lettera della giustizia, mai allo spirito. Li conosco bene. Mio nonno, grande avvocato e giustissimo uomo, ne mandava a farsi fottere due o tre alla settimana.

Speravo lui non fosse cosí. Una tenue speranza ce l’ho ancora. Ma allora dia un colpo, magari solo mezzo. Dalle ipotesi fatte qui sopra potrebbe uscire, ma con un atto di coraggio; e dovrebbe far presto, perché l’istupidimento che segue all’orgasmo non dura a lungo. Presto vorranno godere di nuovo. L’onanismo è terribile! Proust poveretto ne sapeva qualcosa! E, volente o nolente, il nostro Presidente Travicello danzerà di nuovo, vedrete. Alla sua età! Tristi risate!

Un ʺre tutto da ridereʺ, coi tempi amari che corrono? Io non lo trovo divertente. Saró ingenuo, ma spero ancora di no.

Leonardo Cammarano
Zona di frontiera, 4 Agosto 2013


Lascia un commento