VAFFAPENSIERO

Di tutte le cose gravi che stanno accadendo forse la peggiore, dopo la miseria, è questa: ci stanno lentamente abituando al ʺpensiero idiotaʺ. Qualcuno dirà: ʺMa quanto è presuntuoso il Cammarano!” Non è vero: da una premessa malintesa non consegue affatto la conseguenza di cui mi si potrebbe accusare. Io non affermo di sapere che cosa accade sulle cime del Pensiero; mi contento del ʺpensieroʺ come commento della scemenza e della disonestà, che è ʺpensieroʺ solo per modo di dire: si tratta di riflessi cerebrali passivi che certo avete anche voi, se siete persone normali. Mentre il pensiero autentico è produttivo, come dicono quelli che se ne intendono.

Un esempio gastronomico spiegherà meglio la cosa. Napoli; andate in trattoria, un indirizzo di via Tribunali che non posso fornirvi. Ottenete per vile prezzo un pranzo al quale per una trentina di giorni ripenserete con grande piacere, al di là delle postprandiali cantate retoriche in uso. Ora invece dirigetevi a corso san Potito, in un posto che anche non dico: dopo, maledirete per un mese tutti i santi protettori delle trattorie. Eccovi dei ʺpensieriʺ facili! Qualche critico ostinato potrà eccepire: bravo! Paragona il pensare col digerire! Risposta: che ci posso fare io, se in Italia oggi si ʺpensaʺ in un modo talmente disgustoso da generare nausea simile a quella provocata da ingestione di cibi guasti?

Tutto qui. Limitiamoci a questo ʺlivello gastronomiaʺ, e dichiariamo< em>ore rotundo che, in fatto di socialità e di politica, qui non fanno che regalarci giorno dopo giorno ʺteoremiʺ imbecilli che guastano i cervelli, sullo sfondo di tre mortali premesse: il ʺmuro di gommaʺ, l’eterna ʺincertezza del dirittoʺ e, ora, la miseria galoppante.

Intanto, un interrogativo previo: perché ogni dichiarazione di disgusto che non faccia rima coi disgusti alla moda, preferiti dai fessi, è ʺqualunquismoʺ?

Bene; Lascio da parte il sintomo linguistico, ch’è lo specchio della mentalità collettiva: oggi disponiamo persino d’un ʺVaffapensieroʺ.

Cominciamo (coraggiosamente) con i casi più semplici… Vediamo. Perché la qualità di un qualsiasi consesso deve misusarsi solo dal numero di donne compresenti? Ammetto volentieri che di solito le donne si rivelano più intelligenti di noi uomini, e ne sono contento per loro, ma queste non sono qualità ʺa dose fissaʺ, uso aspirina, quantitativamente determinabili. Ad es. conosco un consiglio editoriale (che non menziono perché ho famiglia) costituito di sole donne talmente cretine, che viene spontaneo rimpiangere l’assenza, in esso, di uno o due cretini di sesso maschile.

Ancora scemenze: diventa di primaria importanza, nella coscienza di noi Italiani, la situazione economica dei Congolesi!? Perbacco, è giusto. Ma perché, allora, non anche dei molti Molisani miei amici che crepano di fame, e, last not least, anche di me, che soffro di miseria acuta, etc.? La retorica socialmente fomentata è veramente una porcata grande. O questo, voi dite, è qualunquismo fascista? Quando avete fame voi non lo è, o lo è anche allora? Informateci.

Altra scemenza: i diritti dei meno abbienti sarebbero meglio difesi a sinistra. Ah sí? E come si spiegano le marèe di ricconi come X, Y, Sempronio Tizio e Caio, che militano a sinistra mediante la precisa tecnica e il segreto scopo di affamare noi, Congolesi e non? Ho moltissimi nomi sulla punta della lingua, ma anche qui taccio per salvarmi la pelle. Ho famiglia, ripeto.

Questo solo per delibare. Veniamo alle idiozie tribunalizie, che sono ʺtosteʺ. Che ne sarà del nostro senso della giustizia, se si continuerà ad infliggere la carcerazione preventiva a chi non è stato ancora condannato? E in tali condizioni, la calunnia continuata non è reato? Non è che fino a condanna, siamo tutti incolpevoli? E che cosa sono i ʺprocessi indiziariʺ?

E come si può educare la mente d’un popolo al senso della giustizia se, invece di allestire un numero sufficiente di carceri vivibili, si getta danaro dalla finestra per perseguitare con decine di processi un tale politicamente ʺinvisoʺ che organizza cenette con maggiorenni? Non è questo un modo assai puzzolente di educare la gente al cinismo giudiziario pornopettegolo?

È utile, ai suddetti fini educativi, vedere magistrati che fanno a faccia tosta la spola tra la toga e il parlamento? Ed è istruttivo vedere sistemanticamente perseguiti certi reati d’opinione, ma invece ritenerne promoventi certi altri?

Chi di voi non consiglierà al proprio figlio: da grande, comportati come l’on. Di Pietro che, dopo averci sfondato gli stivali per decenni con litanie ignoranti, s’è finalmente taciuto allorché il malloppo ha raggiunto il desiderato livello?

È educativo assistere alla fulminea carriera dei cento e più eletti alle Camere (decine di migliaia di euro al mese) dopo un solo minuto di chattamento? Con quale delle sue facce, ora, don Grillo ci guarda, dopo aver cucinato un piatto di tartufi del genere? Quando è che si suiciderà?

È bello parlare di risparmio di denaro publico, quando poi ci sono regioni che per ospedali puzzolenti spendono il triplo di altre che, almeno, hanno ospedali inodori? Pagare salato per avere strade piene di buche, segnaletica inesistente, aiuole-immondezzai, etc.? Nonché sempre fame, naturalmente?

Passando al ʺbuon gustoʺ (?), che dire del denaro ancora oggi profuso per decorare con ʺopere d’arteʺ indegne viali e piazze mentre si lasciano putrefare luoghi mondialmente preziosi, come Pompei e cento altri? E sempre con fame?

Provate a lagnarvi di qualche grave cretineria disammministrativa. Vi troverete di fronte gaglioffi scansaguai che vi diranno ʺnon è colpa miaʺ e passeranno il cahier de doléances ad altro ufficio per la timbratura, per indi passare ad ufficio terzo per le valutazione del caso e poscia, quarta mossa, invio ad ʺautoritàʺ superioreʺ… etc. Imparerete a ragionare secondo rapidità e civiltà.

Qui in Francia un confinante ha manomesso con prepotenza un nostro confine. Mi sono rivolto alla Gendarmeria; la sera stessa due gendarmi sono arrivati e hanno messo in riga il prepotente. La mattina dopo tutto era severamente a posto, ed ho potuto fare una lieta pernacchia verso i cieli, in presenza del confinario verde di rabbia. Tutto ciò in 24 ore. Zitti e mosca.

Da noi, tre giudici cretini e dodici giuristi fessi avrebbero discusso per sei anni il caso, dandomi poi torto l’anno successivo. Questo per coltivare la rapidità della nostra intelligenza, e metter mano alle nostre tasche. E sempre fame.

Aggiungo solo che, per rendere più allegro tale ripugnante panorama di fetenzíe mentali, fisiche, economiche, estetiche, giudiziarie, ci si è messa ormai anche la nostra giustificatissima sfiducia, peggio: la nostra resa a discrezione. Proprio cosí: gli Italiani, nel bel mezzo di tanta immondizia, non vanno più a votare. Hanno ben ragione, ma così creeranno le condizioni più adatte a che i profittatori continuino a foraggiarsi indisturbati. Per una simile Casta di merdajoli, la società ideale è infatti una società che non vota più, e che si limiti a crepar di fame tacendo. Certo: tu plasma una nazione simile ad una stalla: le oneste mucche non ti rompono le scatole, se ne stanno zitte a farsi mungere.

Ma che sarà di noi? Qui bisogna ʺdarsi una mossaʺ, non basta rassegnarsi ad aver fame! Letta, sveglia! Se qualcuno si incacchia, esplode, e incendia la miccia, saranno asparagi amari per tutti!

Leonardo Cammarano
Zona di frontiera, 4 Giugno 2013


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