RICCHI MARXOIDI

Come distrarci dai grossi guai che ci opprimono? Sorridendo con Massimo e Nunziata.

La realtà è dissonante, questa è la verità. Anche nelle piccole miserie quotidiane. Omnia munda mundis. P.es. ero convinto che per fare un buon piatto di bucatini alla topajola ci volesse una cuoca ʺdi destraʺ. Ebbene, a Campobasso ti scopro la trattoria ʺDa Giacomino – la bannèra rosciaʺ, dove questo seguace di Antonio La Brióla le ʺtigne alla ziganaʺ le cucina alla perfezione! Incredibile.

Un mio amico inglese molto smart, giunto a Napoli dopo ore di treno animate da discussioni con proletarî (sai che divertimento), scende all’hotel ʺXʺ a piazza della Ferrovia, e al ristorante, notoriamente marxista, per poco non lo fanno fuori con robaccia contesa a suon di pugni alle pantegane dei rigagnoli del vicolo adiacente. Sapete, la lotta di classe. E sai che mi dice, non appena esce dal ristorante? ʺOh, Lio, food in Italy is wonderful!” E io che mi stavo preparando per portarlo ai Pellegrini, per la solita lavanda gastrica!

Ho portato in Molise, chez moi, un amico di Châtillon sur Seine con pretese di eleganza (sapete: lo stile francese, mortuario a forza di lezî finto-sbadati, alla Cacciari): fa il custode filosofico del museo del ʺvaso di Vixʺ. Si trattava di creargli un po’ di atmosfera allegra… Ma in Molise una ragazza ʺstuzzicosaʺ dove la trovi? Ed ecco che passa la ʺcammareraʺ, una squaquecchia con lussazione dell’anca, poveretta! Non l’avesse mai vista: si precipita all’inseguimento, incristonato nero, e non si ferma più finché non conquista la mummia con tutto il sarcofago, le resine, le bende e il vasetto di mirra!

Voglio dire: tra speranze, gusti, desideri, reazioni e realizzazioni, il mondo si presenta ormai scordato come una chitarra sfondata. L’armonia è perduta; la ʺcatena dei valoriʺ dove sta? Era bella la belle époque! Ingiusta? Sì purtroppo, proprio come oggi, ma almeno erano mascalzoni allegri. Oggi lo stile ʺpacchiani risalitiʺ impone il tono malinconico-saccente. Ci voleva anche la Nunziatina per lesionarci l’anima con i ʺpresentabiliʺ e i ʺnonʺ, e il Cacciari, immagino col suo ʺsale di Guérande con erbe selvatiche di Provenzaʺ o qualcosa di simile! È vero che, tra deputati, senatrici, cadaveri etc.: spesso sono tutti uno schifo. Già vi sento: ʺSfido, sono Italiani come te!…” E voi, non siete come la Kyenge?

Sfumano le speranze da poco accese. Grillo è ʺpiccoloʺ, è quasi demente, è infido, sbraita, non può far altro, avverte lui stesso il nulla che l’attende… Renzi forse è solo un vanitoso privo di sale, con o senza erbe selvagge: continua a dirci che lui è disinteressato, che occorre ammirarlo per la sua lealtà e discrezione…, e poi? Lui canta -, ma non suona. Che ne facciamo della sua faccina da secchione furbo, dopo averlo ammirato per un paio d’ore come da lui richiesto? Meglio il Cav., sentite me. È duro come una pietra, ha la capa tosta, è quel che ci vuole. Certo, a volte fa orrore, quando si mette la bandana, o quando esagera con le cenette, le ragazze maggiorenni, Lele Mora, Apicella, i maestri Anépeta e …e Scalfari? (No, se ben ricordo, ‘a Macchietta mi pare di no, non c’entra). Ma Ferrara ha ragione: si può costruire una linea politica discutendo dei gusti personali di Berlusconi, o peggio della Nunziata?

Facciamo qualche contro-esempio, il ragionamento simmetrico è sempre chiarificante. Dell’aspetto fisico dei diversamente opinanti taccio, mica sono un Fo qualsiasi; ma dei modi di condursi discutere si puó. La Boccassini deve avere pregresse carenze d’educazione familiare: incede a gambe divaricate assai, manco fosse uno scarabeo (questo sguarramento, credo, la Nunziata lo trova chic). Le persone per bene sanno che si deve sempre stare a gambe strette, lo consigliano persino quegli scostumati dei Goncourt! In Inghilterra costringono le ragazzine a deambulare con un libro tra le cosce. Su questo, tra l’altro, si potrebbe impiantare un ʺgioco del perché”. Come fanno i bambini. Perché la Boccassini incede a gambe troppo ʺpresentabiliʺ? Secondo me questo incedere ʺalla sguarrataʺ è quasi peggio che organizzare cenette con ragazze.

Il punto è: si può costruire una giustizia giusta, finché la Boccassini avanza a gambe sovrascacchiate? Secondo me, sì. Così come si può costruire un governo giusto anche se Berlusconi continua a far cenette con Lele Mora o chi per lui. Se va bene l’uno, va bene l’altra. Tertium… etc. Perché la cenetta dovrebbe modificare le qualità del governo, e lo sguarro della Boccassini no?

Il Cav. è ancora e sempre tutto quel che ci resta. Dunque: è meraviglioso ʺper causa di forza maggioreʺ; a me piace assai, testa dura ripeto, proprio quel che ci voleva per mandare le sinistre a far chicchirichí! Ma bisogna insistere, ʺloroʺ sono come l’erbaccia, che rinasce da tutte le parti. “La mamma delle Sinistre… etc.” Ora c’è il guaio solo in apparenza nuovo che i boccassinari cercano di infilare nel tritacarne anche il presidente Napolitano: vogliono fargliela pagare per l’apertura al PdL. Il Letta-Alfano non se lo doveva permettere! Pericolosissimi la rabbia e il desiderio di vendetta dei trombati, peggio del morso terminale della vipera. E allora non fate i super-raffinati del cavolo, come monsieur Prout-Prout di Neuilly-sur-Seine che va da Maxim’s a degustare ʺil miele delle arnie del sottotetto dell’Opéraʺ, senza rendersi conto dell’imbecillità, dell’ineffabile ridicolo della cosa. Come dice Henry Miller: ʺNoi dobbiamo scoprire se Dio esiste, e voi…, voi volete andare a pranzo!” Lasciate queste simil-sottigliezze al Cacciari ed alla Nunziata! Majora premunt! Dobbiamo sbarazzarci dell’esiziale conservatorismo di sinistra, noi, della furberia dei ricchi marxoidi, dei privilegi della casta, dei burocrati che approfittano, e voi…, voi badate alle cenette con maggiorenni e musicisti da avanspettacolo, o a chi avanza a gambe spalancate, uso scarabeo!?

E lascia stare l’argomento stizzoso: ʺaltrove, uno che organizza cenette te lo sbatterebbero… etc.”, perché non è vero. I buoni sentimenti fanno ridere anche all’estero. Ci vivo da anni, all’estero, e di pacchiani ne ho visti a dozzine, a destra… a gauche… sugli Holzwege di Monte Verità, a fare euritmia con la dottoressa Zehnder! O prendete per eleganza gli spettacoli parigini di rue Saint Denis? Aspetta, ora forse tornano anche Sarkozy e la Carla, piedi con bernoccoli e tanto di mandolino! Orsù, non frignate, un po’ di pazienza! Ve la do’ io la ʺpresentabilitàʺ! Ci mancava anche che Marx, ribaltato su tutta la linea, per la rabbia si mette a fare il des Esseintes! Un’idea: se ci tenete tanto, perché non distribuite dinner-jackets ai Centri sociali? Proletari con cattleya?… Bah!

Leonardo Cammarano
Zona di frontiera, 25 Maggio 2013


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