SIGNORSÌ, SIGNORNÒ

Stiamo vivendo un momento confuso, a quanto pare più per noi che per altri. C’è chi idealisticamente sostiene che le cose indecifrabili di solito sono semplicemente cose stupide. Vero è, piuttosto, che sono banali. Le pulsioni che animano individui, nazioni e stati sono sempre le stesse : vantaggi economici da conseguire ; pennacchi da sventolare per motivi di interessata vanità ed utile esibizione di potenza ; altre volte, antipatie che sembrano immotivate hanno questi stessi motivi, ma nascosti tra le pieghe del più o meno recente passato… Noi Italiani, per infausta tradizione, questi motivi li viviamo in negativo : abbozzare, obbedire, far finta di agire spontaneamente per salvare la faccia.

Ora, nei programmi politici TV, il clima furibondo è cambiato di colpo. C’è stato nei giorni scorsi una sorta di shock allergico? O è passata una parola d’ordine? Ballarò, dove si praticava a testa bassa la villana aggressione alla verità, è diventata un consesso di individui quasi beneducati : Bondi, presenza signorile che prima strideva tra tanti bercianti carrettieri, ha potuto quasi conversare normalmente, come si fa tra persone dabbene. Invece di digrignare i denti come al solito, a Porta a Porta ed a Matrix si battibecca molto, si’, ma quasi senza vera acredine (sembra persino che lo si faccia per nascondere il fatto che non lo si fa più). Cerca di dominarsi persino Di Pietro che, per maleducazione tipica del campagnolo che ha « saltato lo scalino », è incapace di gentilezza… Ma dove siamo ? Disorientamento da fifa ? In ogni caso, va emergendo quanto sia stato stupido dare a Berlusconi tutte le colpe del secolo. Che fare, ora che il comodo « colpevole » sguscia via ?

Una cara amica con la quale ho parlato della cosa, afferma che la spiegazione di tutto questo è semplice : Mario Monti è un missus dominicus dell’Europa, che ha il compito di ricondurre l’Italia allo stato di sudditanza franco-germanica dal quale andava affrancandola Berlusconi. Questo spiegherebbe anche le inconcepibili villanie alle quali Berlusconi è stato bruscamente sottoposto, benché formalmente e sostanzialmente incolpevole, negli incontri europei e specialmente a Cannes, dove la Merkel, ai suoi cortesi saluti ed omaggi ha risposto con l’esibizione delle proprie natiche ; e il saltabeccante Sarkozy s’è più volte girato dall’altra parte. Questi piccoli episodi di europea pacchianeria (il termine preciso sarebbe stronzaggine), fanno pensare che ormai c’è in giro una consegna : eliminare l’insubordinato.

Io non so se Mario Monti sia uomo dal carattere tanto spregevole da fare il sicario. C’è invero chi dice e ripete che è questo il suo vero mestiere. E in ogni caso, vero è che Céline raccomada: giudicate sempre al peggio, non sbaglierete. Monti sembra un signore solo interessato agli opaque facts – ma… visto da lontano. Chi si accosta scorge le zanne. Io, come tutti credo, ritengo che la sequenza scelta da Berlusconi (1 – annuncio di dimissioni; 2 – attesa che si adempia alle promesse ; e 3 – dimissioni), sarebbe stata opportuna, e il cerino acceso sarebbe andato dove deve stare, con moderata soddisfazione di tutti…, ma tutto questo evidentemente è stato superato da un ordine superiore che, più ci si pensa, più risulta dover essere stato semplicemente quello di eliminare il colpevole. Colpevole di che ? Breve : di non essere politicamente corretto. Il mistero è noto : per essere chic devi far parte delle cerchie smart, e viceversa… Sono queste cose… semplici (per essere A devi fare B, ma per essere B devi fare A) le più difficili da capire, perché si tratta di linguaggi arbitrari escogitati appunto per segnalare che « si fa parte ».

Dall’ignobile episodio dell’assassinio di Gheddafi in poi, sembra che i Governi d’Europa si siano auto-autorizzati a mantenere le promesse solo quando conviene. Come prima, ma ora scopertamente. E il crimine, poi, deve avere una sua… eleganza. Se la faccenda è questa, ne emanano subito due considerazioni abbastanza fetide : Monti dev’essere un vero « garofano » (come si dice tra quelli della malavita molisana), e Napolitano dev’essersi ricordato che il meglio di sé lo diede tanti anni fa, quando era un missus dei Sovietici. Questo secondo bel risultato, ritornare finalmente ad essere un apparatchik, confermerebbe l’ipotesi d’insieme : perché è innegabile che, da quando Berlusconi s’è levato di mezzo, dal volto di Napolitano è scomparsa quella maschera di preoccupazione, anzi di vera paura, che prima vi era indelebilmente stampata. Finalmente ! Ritornare alla propria vera vocazione ! Obbedire a Capi forti ! Questo si’ che dà sicurezza.
In ogni caso, io spero che Berlusconi (come sembra ritenere Ferrara, voce affidabile perché di spregiudicatezza totale) sia ben lontano dall’intenzione di smetterla di rompere le scatole ai malintenzionati, ed ai fessi che li seguono a bocca aperta. Nobile ma arduo sentire, questo suo ! Qui, invece, tutti sperano di vederlo e vederci kaputt.

Caro Cavaliere, si tratta di pagare per il contrario di cio’ che si è : sono vicende tipicamente destinate ai liberali. Quanto ai piccoli seguaci come me, magari mi daranno ancora del « fascista » quando diro’, come ora dico, che io non credo affatto alla divisa democratica che recita : « noi uomini siamo tutti uguali ». Noi tutti, come dice Hegel, il grande tra i grandi, siamo tutti uguali soltanto in quanto persone, ovvero in quanto detentori di diritti e doveri, perché l’eguaglianza, checché ne pensassero i Giacobini, è concetto né etico né biologico, ma esclusivamente giuridico. E’ la legge che è uguale per tutti. Invece oggi si dichiara che siamo tutti uguali ma poi si riserva a Contrada il trattamento criminoso che sappiamo. Tornando a Berlusconi : io ormai seriamente penso che egli abbia una virtu’ che appunto lo fa assolutamente non uguale a tutti gli altri : resistere, resistere, resistere (come diceva con opposta intenzione Borrelli, il « magistrato a cavallo » che tanto ricordava lo hamburger à cheval: un tondo di ciccia sormontato da un uovo fritto). E’ questa capacità di resistenza, io penso, cio’ che rivolta il fegato ai milioni di lacchè, diversamente opinanti e senzienti. E’ per questo motivo ch’egli è simile non certo a san Luigi, che col tocco della mano guariva gli scrofolosi, ma piuttosto a se stesso : una vera e propria « cartina di tornasole » che subito segnala la presenza dei politicamente corretti, perché li fa immediatamente incazzare.

Uniamoci a coorte, facciamo di tutto affinché la Merkel ci mostri ancora ed ancora il sedere ; ed ancora ed ancora il Sarkozy saltabecchi ad imitazione di de Funès anzi, meglio, del nostro indimenticato Toto’.

Leonardo Cammarano
Zona di frontiera, 11 Novembre 2011


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