SCUSATE IL MASTURBO

“Scusate il masturbo”. Si congedava cosi’, con un mezzo inchino credendo di parlar più forbito, un famiglio del nostro castello avito se la visita e la chiacchiera erano state un po’ lunghe. Il saggio “a sua insaputa” ignorava quanto sarebbe diventata attuale una simile formula di cortesia, nel terzo millennio.

Noi poveri italiani siamo infatti disturbati e non poco da una sorta di “masturbo generale” che ha colpito intellettuali “caviar”, giornalisti di grido (nel senso che leggendoli, urliamo noi), fabbricatori frettolosi di best sellers da caminetto (ma la carta patinata quando brucia puzza). Non si parla che di gnocche. Ça va sans dire, solo quelle targate pidielle e le sventurate figliole che anche solo per consegnare un soprabito riparato hanno varcato la soglia dell’unica casa di perdizione in territorio nazionale. Le altre sembrano essere sfornite dell’attributo necessario e pertanto ininteressanti ai fini della risoluzione della crisi mondiale. Questa forsennata invidia della “patonza” altrui meriterebbe più tomi di approfondimento psicanalitico se non fosse che in realtà trattasi di epidemia transitoria e circoscritta che sparirà d’incanto il giorno che l’Amor Nostro andrà in pensione a patonzificare in pace. Già, ma intanto la gnocchite fa danni, eccome. È notizia di oggi che un noto avvocato del foro di Parigi, ex candidato Pdl si sarebbe incatenato al consolato italiano per protestare contro le italiane vergogne. Ma dico io, benedetto ragazzo, in un paese come la Francia dove per nascondere i pasticci di Re Nasone stanno tutti li’ ad aspettare che Madame la Patonze butti fuori il delfino, dove l’ex candidat d’opposition si è fatto spatonzare in manette tanto gli bruciavano gli slips in America, e dove al Lido e alle Folies Bergères si paga un botto per una tastatina en passant alle ballerine in passerella, tu t’incateni per essere solidali con quei guardon di togati che spiano a tutta birra gli altrui talami illegalmente? Allora scriviamo nei tribunali non più: “la legge non ammette ignoranza”, ma “la legge non ammette patonza”.

L’ironia, è noto, è parola sconosciuta alla sinistra, ai magistrati, a Umberto Eco, a Eugenio Scalfari oltre che a Della Valle di lacrime e Montezùm zùm zù. Noi che ne siamo “portatrici sane” siamo restate spesso vittime degli strali di sinistri amici che laicamente indicandoci le fiamme dell’inferno ci hanno tacciate senza appello di immoralismo integrale. Se la faccenda si limitasse a scaramucce tra singoli, basterebbe un “clic” a cancellare il fustigatore di turno dagli amici. Ma è diventato affar di stato. I sinistri sono ben decisi a prendere le “bastiglie blu” del Cav e dei suoi accoliti/e ed issar sulle picche non teste, ma altri reperti anatomici recentemente evocati dalla Santa Nchè in un momento di obnubilazione.

Noi Berluscones patonzofili dobbiamo essere propositivi in un frangente si’ drammatico. Siamo coscienti che non vi puo’ essere riforma della giustizia de jure essendo stata già riformata de factu. Tutti gli articoli del codice civile e penale sono stati semplificati in questo modo:

 

  • Art.1 – È severamente proibito intrattenersi nel proprio domicilio con gnocche di destra se non in presenza di Boccassini o suoi sostituti.
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  • Art.2 – Tutti gli altri reati, omicidio, furto con scasso, rapina a mano armata s’intendono cancellati dal codice a meno che l’incriminato non sia Berlusconi Silvio.
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  • Art.3 – Gli organi di stampa sono obbligati a diffondere le intercettazioni riguardanti il solo imputato italiano. I trasgressori saranno perseguiti a norma di legge del taglione.

 

Allora, che si fa? Si potrebbe rimetter mano al federalismo. Ma invece di farlo fiscale, si potrebbe farlo “patonzale”. Alle regioni rosse, le Coop, gli gnocchi alla Marrazzo e le camusse. A quelle azzurre (eheh, non a caso…) la patonza istituzionalizzata, festini, libagioni, fuochi d’artificio, ricchi premi e cotillons. Sarebbero gli elettori a decidere, una buona volta. E gli investitori stranieri, dovre andrebbero? Si accettano scommesse. Come dite, non si puo’ fare? E perchè? Ci sarà un fottuto modo di ristabilire uno scricciolo di sovranità popolare, o no?

Ah, dimenticavo. Se vi abbiamo tediati, “scusate il masturbo”.


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Una risposta a “SCUSATE IL MASTURBO”

  1. Avatar Punto Pdl Sbt

    Complimenti per l’articolo – come sempre pungente, attuale e satirico- che “colpisce ed affonda” i neo puritani catto-comunisti così tristi e di facile masturbomentale.

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