VOTO DI SFIDUCIA E MERIDIONE

Sarà varata una legge delega al Governo perchè proponga un disegno di riforma del fisco.
In realtà non sarà una legge che taglia le tasse, ma una proposta di manutenzione del sistema fiscale, che ritocca numero di aliquote e qualcos’altro. Il gettito fiscale, il Totem, non si tocca!

Fu questo l’Annunzio, antico e di ieri? Forse è cosa buona, ma non quella dell’Annunzio. Il Bambino non è nato! Per qualche ragione, certo, Euro e debito pubblico, che nessuno vuole rimuovere, che la vita si incaricherà di rimuovere punendo i “virtuosi”, premiando i “viziosi”, con una serie di default. Ma se, invece di default, dicessimo “fallimento” non capirebbero meglio tutti, compreso il popolo?
Noi siamo il paese della manutenzione, Sovraintendenze e vincoli, urbanistici e rurali, già anche i rurali da qualche tempo. Pompei crolla e lo “sterminator Vesevo” non c’entra niente, le campagne vengono abbandonate e la bufera non c’entra niente. Altro sterminator e altra bufera si avanza, come Attila, non lascia erba che cresca, pesante è il piede dello Stato!

Tuttavia, qual che sia la riforma fiscale, cosa c’entra il meridionale? Qui, da noi, per ovvie ragioni, paga le tasse solo l’impiego pubblico, gli altri, malviventi, non vedono di buon occhio la cartella esattoriale, impone una scelta: tra lo Stato e la pancia! Al Sud, molto più che al Nord. C’è da meravigliarsi? Io mi meraviglierei del contrario! Leggi della vita e della natura contro quelle degli uomini, alla fine finiscono per prevalere sempre, anche su chi che crede di avere il destino nelle sue mani e non il contrario. Nel Sud, flat tax 0% per il 55% del reddito tassabile. Qualcosa al protettore, ma assai meno del preteso dallo Stato.

“Illegalmente” prodotta, un’enorme ricchezza giace nel sottosuolo dove dovrebbero andare i rifiuti, ma si sa, da noi, il mondo è rovesciato. E’ la “questione meridionale”, bellezza, quella che si vuole risolvere! Sopra i rifiuti, sotto l’oro!
Della riforma fiscale, anche di questa, beneficerà il Nord, e anche il Pubblico nel Sud, sempre più smilzo perchè si tagliano le inefficienze. Chi è campione dell’inefficienza in Italia? Che strani cromosomi il meridionale, come quelli dell’ottentotta!
Lo Stato si fa sentire anche sulla sua creatura, divora i suoi figli, compreso quell’impiegato pubblico speciale che è il politico italiano, quello meridionale ancor più, che tassa il popolo per finanziarsi il fare politica (si fa per dire, politica!?). La vita farà pulizia, la sta facendo!
Ovviamente cresce il malvivere, con esso il malvivente, ma anche chi lo combatte, la Magistratura inquirente, giustizialismo e moralismo. Che capolavoro per chi voleva fare la riforma della Giustizia: P4,5,6…!

Al Sud, però, lo Stato riserva una sorpresa, un bel Piano per il Sud. Non ne abbiamo mai avuti! Da quando interviene l’Europa, c’è stato un incremento delle sigle, POP, POR, PSR etc, prima ci accontentavamo del solo Intervento Straordinario della Cassa del Mezzogiorno, con un po’ di Istituti che ci campavano sopra, ma per lo meno non era una sigla sconosciuta al popolo, per esso incomprensibile. Per non essere da meno lo Stato ha voluto dire la sua e ha detto un sonoro FAS, quello che ha fatto cambiare le alleanze a Lombardo, perchè scippatogli e trasferito al Nord. Egli spendeva il 19% di questo FAS, per lo meno il Sud ha pagato la Cassa integrazione al Nord, ha salvato lì l’occupazione, senza che qui nessuno se ne accorgesse. Fondo per le aree sottoutilizzate!

Adesso un misero Piano per il Sud vorrebbe risolvere la “questione meridionale”, battere l’illegalità che impedisce gli investimenti, senza che il riso sfiori qualcuno. L’illegalità produce, illegalmente, ma produce, quest’intervento produce, sì, ma parassiti! In queste condizioni solo lo Stato può venire a investire nel Sud, ma in produzione di parassiti, non altro!

Una riforma fiscale bisogna farla, ma nel Sud e per il Sud, senza infingimenti ipocriti, in deroga al Patto di Stabilità e solo per il lavoro illegale, per il sommerso. In realtà non è giusto dire in “deroga”, perchè è conforme al principio pattuito, quello di non incrementare il debito. Una bella flat tax del 33% impinguerebbe il Tesoro e abbatterebbe il Debito, è tassa non pagata che verrebbe pagata, grasso che cola!. Perchè no? Aiuteremmo il Nord a liberarsi dal vincolo del Debito Pubblico e a fare la sua riforma fiscale. E perchè no a una corporation tax al 12,5% per favorire gli investimenti dall’estero? Ci vuole una “deroga”, e l’Irlanda allora? Certo, molti parassiti in meno, politici, magistrati, giustizieri e moralisti, dispiace?.
Questo governo deve durare, gli altri farebbero peggio, l’hanno già fatto, ma se continua così chi ferma la sfiducia divina? A Napoli ha votato il 50, non so quanto%, a un passo da un voto di sfiducia!

Giuseppe Corona
Zona di frontiera, 24 Giugno 2011


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