LA PERNACCHIA !

Milano ha votato, Napoli no, ha solo emesso una pernacchia. Scopriremo tutto ciò strada scrivendo. A Napoli, al secondo turno, si è recato il 50% dei votanti, in un quartiere, S. Antonio a Patierno, 5000 elettori! Il nuovo sindaco è espressione del 35% dei napoletani, una buona parte, ben precisa della città, la periferia, è sotto il cinquanta, nell’altra, la Napoli, establishment e plebe classica, sopra. Pur avendo votato al primo turno, sia pure con un già alto tasso di astensione, qualcuno non è voluto tornarci al secondo.

Perché? Se l’avesse fatto, il risultato sarebbe stato diverso! Sono le municipalità strappate dal centrodestra al centrosinistra, in questa e nelle precedenti elezioni. Chi non va a votare a Napoli è politicizzatissimo, per una questione di gusto e di dignità, passati al voto al solo sindaco, ha rifiutato una scelta che ha sentito improponibile, si è arroccato nella propria municipalità, mettendosi all’opposizione per decisione presa. Da chi? Napoli era, tra le grandi città, quella con il più alto tasso di partecipazione alle comunali, oggi tra Milano e Napoli si è formato un gap di 15-16 punti, e non è finita qui, continuando così, si scenderà ben oltre il cinquanta. Rispetto ai tempi di Bassolino si è di ben trenta punti giù, il sindaco viene eletto con circa 150000 voti in meno, una enormità non verificatasi in nessun luogo, anche nel Mezzogiorno dove il trend astensionista è inequivocabile, ben più forte che al Nord.

Napoli si avvia a rinunciare al voto, seguirà, poi, il Sud! Il PD, con il, per esso, misero 16%, prende quattro consiglieri, con la stessa percentuale le forze che appoggiano De Magistris ne prendono oltre 30, quindici all’IDV il resto, più di 15, l’estrema sinistra. L’elettore PD dovrà rivolgersi all’estrema sinistra! E’ una pernacchia clamorosa, ma ancor più clamorose le altre, con la complicità delle perfettissime leggi elettorali italiane nel paese della “più bella Costituzione del mondo”, l’intoccabile! Con il 16,5% le liste pro De Magistris, queste surclassano il 44% dei pro Lettieri, il quale a sua volta è dieci punti sotto i suoi sostenitori. Due pernacchie in una! La pernacchia delle pernacchie, accompagnata dal gesto dell’ombrello, è il rifiuto di gran parte del centrodestra di recarsi al secondo turno, ritenendo, forse, di essere di fronte a due candidati farsa. De Magistris, tra concerti musicali da sinistra liberal, imitando il ben più serio Bassolino, annuncia, nella città dei rifiuti che si può fare a meno del termovalorizzatore previsto! E’ chiaro, al di là di ogni studio sui famosi, scarsi in questo caso, flussi elettorali, a chi si sia pagato questo obolo, a chi con le chiacchiere elimina tutti i mali del mondo. Chi ha altri grattacapi per la testa e s’ingegna, con modi spesso malvisti, ma altri non vi sono, di sbarcare il lunario, non ha visto nel candidato della propria parte qualcuno che potesse donare un sia pur minimo alito di speranza. Come me, che sono stato costretto a partecipare per quindici anni al tavolo delle complicità, pardon della concertazione, nella “democrazia più partecipata”, quella dei “fondi strutturali” europei, ha visto sedere la Confindustria di Lettieri alla destra di Bassolino e alla sinistra la CGIL, con gli altri che polemizzavano con il duo acchiappatutto, ma poi si accontentavano, chi di fettine chi di molliche.

I disgraziati napoletani, perchè di essi si tratta, devono aver pensato, “ca nisciuno è fesso”, non è che questi pasti immondi hanno prodotto i rifiuti?Niente contro Lettieri, così facevan tutti, e vorrebbero continuare a fare, sotto lo sguardo benevolo degli aiutanti. Dove si trovano gli aiutanti, dove sono nati? E’ una domanda per i leghisti, perchè smettano di sfruguliarci. Essi sono nati a Morbergo in provincia di Sondrio, laureatisi alla Cattolica del prof. Fanfani, padre della Costituzione, Università dove andarono a laurearsi De Mita e Prodi, dove il primo ha inviato a laurearsi il nipote che adesso è vicepresidente regionale della Giunta Caldoro, cioè del centrodestra! Gli aiutati con chi predica basta con gli aiuti, facciamo da soli! Boh! Cosa fare davanti a questo spettacolo se non una pernacchia? Poi si vedrà!

Chi ha sostenuto, con tutti i mezzi, De Magistris? D’Amato, concorrente di Lettieri nella Confindustria napoletana. Sì, proprio lui, quello dell’art. 18 e amico di Berlusconi, ex presidente della Confindustria nazionale! Si allea con l’estrema sinistra che lo sconfisse con adunate oceaniche contro chi lo abbandonò, Berlusconi, che non osò andare fino in fondo, come fece, invece, Craxi sulla scala mobile, che vinse al referendum! Concerti e soldi, e voilà uno che niente sa di Napoli e nulla saprà, mette insieme l’art. 18 e i suoi nemici, pensando di governare la città più difficile del mondo con il 35% del consenso e con queste forze in sé discordanti!

Ma chi fa politica, oggi, in Italia? Altri, altri, più turbati interrogativi: chi e come ha guidato il movimento astensionista, e perchè? Una cosa è certa, in maniera ineffabile, consona e giusta, per la più grande commediante del mondo nel mare di Aristofane e Plauto, il Mediterraneo, Napoli sorella di Tripoli e delle altre grandi metropoli mediterranee, ha posto, come meglio non si potrebbe, la questione del Meridione e del Mediterraneo. Per quel che riguarda Milano un solo dubbio, non è che la povera Moratti non c’entri niente, che la spiegazione va cercata a quella strana coppia, BB, che se ne è date tante sotto la cinghia, per motivi ben meno futili delle intemerate del Cavaliere che, pur, poteva evitarle? Le cose profonde e nascoste sono le più difficili da scovare, ma sono quelle vere, la superficie mente! Lo si diceva nel Mediterraneo tanti secoli fa, ma allora si contava sulla verità!

Giuseppe Corona
Zona di frontiera, 2 Giugno 2011


Un commento a “LA PERNACCHIA !”

  1. enrico seta says:

    Analisi bella di una situazione importantissima come Napoli, ma in realta’ di tutto il Mezzogiorno, che dimostra come il voto puo’ punire piu’ severamente la mancanza di idee che la cattiva amministrazione. Di fronte a problemi enormi, come quelli del Sud, nella complessità che Beppe riesce a rendere, affidarsi pigramente alla rendita politica viene punito beffardamente. A poco serve sovrapporre a questo calcolo sbagliato e banale tanta propaganda e tanta “immagine”. Ma veramnte crediamo che il candidato Carfagna avrebbe capovolto il risultato? Io no. Mi meraviglia anche l ‘ingenuità’ della dichiarazione del premier in tal senso (ma confesso di cominciare a coltivare dubbi sul fatto che il premier e tutto il Pdl abbiano idee chiare sul Mezzogiorno). Per me il voto di Napoli rappresenta molto meglio di Milano lo stato della crisi generale in atto e anche i rischi (la pernacchia, appunto) a questo punto non minori per il centro destra che per il PD.


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