NOTIZIE DA PORCILANDIA

Senza vanità, debbo confessarlo: sono contento di me. Come tutti gli studenti del primo anno di Medicina, talora azzardo prudenti diagnosi al ribasso, ma tali da riuscire ragionatamente azzeccate.

Giorni fa ho visto. Sí, ho visto una schiera di ladri e non ladri (ce ne sono, pochi) in fila innanzi a re Giorgio; e questo re – aprite occhi e orecchie -, stringendo l’una dopo l’altra le mani (pulite? Uhm!) dei presenti, ha stretto anche la (alt!) protesa (alt!) manina (alt!) del Mastra… (alt!) … mastra… p…asqua (stop). Respirare a fondo. Dico: del M-a-st-r-a-p-a-s-q-u-a. Cacchio. Qui, respirare, respirare profondamente e, per rianimarsi, sorbire un caffè corretto all’anice. E che sarebbe successo, se NON l’avesse stretta? Sarebbe crollato il Quirinale?! Sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale? Eh? Non sarebbe accaduto proprio niente; solo, si sarebbe sparsa pel mondo la notizia che Napolitano non è poi tutto fifa matta, che è normale, Gesù! Ma lo sa la signora Clio? Ah, Giorgio, Giorgio, ragazzaccio, ma tu che giorgio sei? Una bella occasione perduta.

La classe dei politici italiani è persino più porca di quanto io pensassi; i partiti sono persino più fetidi di quanto io temessi; la magistratura, assai assai più esperta di quanto io paventassi. La cacca è come lo ʺSpiritoʺ, flat ubi vult. Ora, preparatevi. Coazione a ripetere, ne vedremo di nuovo delle belle. Gli attori della pièce ʺMani puliteʺ sono di nuovo tutti ai loro posti. Altro che ʺAnno sotto-zeroʺ! Manca solo un nuovo Berlusconi, perché il precedente ha finalmente capito che i maiali bisogna farli cuocere nel brodo del loro trogolo. Solo una putrefazione spinta ci salverà. Oportet ut scandala…etc. Ci sarebbe da consigliarsi con Dario Fo, che una volta paragonó Berlusconi al Roi Ubu di Alfredo Jarry. A Berlusconi piacciono le ragazze, proprio come a noi; a Fo e a re Ubu (pardon, volevo dire a re Giorgio), invece, piace forse la merdre? Non so, ma penso che dicano anche loro: ʺtout, sauf la merdreʺ. Tipico: buttare le mani avanti. O perché non si lagnano, non protestano sul serio? Qualche stolida protesta in forma di buffonata Fo la faceva solo per Berlusconi?

Prendiamo il caso di re Giorgio. Se fosse onesto come certo è, dovrebbe confessare: ʺSí, fino ai mei anni 70 sono stato fesso, o in malafede, o seguace delle teorie di Marx-Fo: presi per buona la merdre. Oggi mi astengo dal giudizio… riconoscerete che la presidenza di Porcilandia val bene una merdre! Anche due! Lo si sa, sono come le ciliege, l’una tira l’altraʺ.

E’ stato detto che la storia non insegna nulla, perché nulla si ripete tal quale. E questa è una verità -, ma non per l’Italia. Qui da noi, oggi come oggi, non può cambiar più niente per un motivo storicamente inedito: la classe maiala che ha afferrato il potere teme stavolta il collasso dei Merdristi, che nell’ 89 fu un’occasione irripetibile. Non facciamoci sentire, ma diciamo subito che è una paura vana. Il crollo ʺper implosioneʺ d’una sedicente teoria politica è cosa piuttosto rara; ma che volete, si ha notizia che i componenti del Porcile stavolta ci costeranno di più, perché ormai già prevedono un costoso cercine di avvocati difensori. Cosi’ lʺunica classe veramente rivoluzionariaʺ della storia, quella che avrebbe messo le cose a posto per sempre… , s’è trasformata senza tanti complimenti nella sola classe veramente conservatrice! La miracolosa capriola ha aperto la via ai ʺposti miglioriʺ della baracca…, oggi finalmente si può essere conservatori facendo i rivoluzionari; e ora che la teoria che permise di architettare la truffa è al macero, si dovrebbe mollare in onore della verità?! Ma che, scherziamo? Siamo Italiani, o Metodisti?

Dunque ne vedremo di nuovo delle belle. Quelli che Ilona Staller con tenerezza chiamava ʺonorevoli porcelliniʺ, e che sono invece disonorati porconi, porconi senatori, deputati maialoni, grandi commessi suini, amministratori norcini, si dividono – come tutte le ʺclassiʺ e i ʺgruppiʺ del mondo -, in tre strati: uno straterello del 2-3 per cento di gentiluomini; il resto, stratificazioni di maiali di prima e di seconda scelta. E stop. Orbene, se una qualche commedia tipo ʺmani puliteʺ si profila all’orizzonte, i porcelli più aggressivamente tali, con svergognati ricatti e scambi di favori, istituiscono subito una solida collusione coi ʺpoteri fortiʺ, dei quali del resto fanno già parte. Un ʺmani puliteʺ è l’occasione buona: i porci di prima classe ne approfittano subito per fregare quelli di seconda, sedendosi con agile natica nei posti lasciati vacanti. E la chiacchiera moralistica continua, magistratura d’accordo. Il segreto sta tutto nel simulare un ricambio che invece è una costante decantazione dei peggiori. E’ così, di crisi in crisi, la nave va; e noi, noi non andiamo da nessuna parte, se non a carte quarantotto.

Ricordo ancora, con certo sdegnato stupore, che cosa accadde quando le Brigate Rosse uccisero Aldo Moro. Mi trovavo nel grande salone-caffè d’ una società napoletana di export-import. Vidi di colpo la gente animarsi, i volti atteggiarsi prima a sorriso, poi a tripudio. Un festoso, sorridente clima di tripudio; brindisi e strette di mano; uno spettacolo osceno, che la disse lunga sul subconscio di noi Italiani. Lungamente pazienti, finché un qualche evento imprevisto fa giustizia in nostra vece. È il metodo dei coraggiosi. E intanto, frementi nuove natiche si preparano ad assettarsi, come si dice a Napoli:

Nuje ccà simm’ tutt’ pazze -, tutt’ pazz’ simme accà:

‘nge aizamme, ngi’assettamme, ‘nge turnamm’a ngi’aizà…!

Napolitano se ne ricordi. Può capitare persino che qualcuno un giorno si ricorderà della stretta di mano a Mastrapasqua. La mano a Fini non era già più che abbastanza? Piazzale Loreto è un ʺmodoʺ della nostra anima collettiva. Ma a noi il sangue fa orrore, e non siamo neppure simili al D’Alema, che ama lanciare avvertimenti di sapore mafioso a quelli che non gli garbano.

Ai tempi di ʺMani puliteʺ furono promesse molte cose (alcune di queste, poi, ribadite da apposito referendum) in seguito puntualmente tradite. Nulla, nulla di tutto ciò fu fatto. Vergogna. E poi si proclama, con faccia da deretano, che la nostra Porcilandia, dico questa repubblica merdaiola, si fonda sulla volontà popolare! E siamo di nuovo alle solite. Separazione delle carriere giudiziarie? Zero. Il Capo Giorgio ha paura dei suoi stessi ʺsottopostiʺ? Responsabilità civile dei magistrati giudicanti? Doppio zero! Il Capo ha fifa persino della propria fifa? Eliminazione dei vergognosi carrozzoni delle Regioni, duplicanti le già in parte superflue Province? Zero, zerissimo: Giorgio ha paura dei funzionari che sarebbero licenziati? Eliminazione di tutto quel che non è utile al funzionamento di Porcolandia, come l’idea insana dei copiosissimi finanziamenti ai Partiti…, assegnati con motivazioni vergognose, come quella di ʺcurare i buon rapporti tra pubblico e Amministrazione dello Statoʺ. Ma come, miliardi su miliardi per ʺcurare le relazioniʺ!? Tutte le volte che sembrava troppo difficile sottrarsi alla volontà espressa del ʺPopoloʺ, si è inscenata una finta guerra tra suini maggiori e suini medî per evitare ogni obbligo di ottemperare. E poiché ʺaudaces fortuna juvatʺ, quando tutto manca ecco casualmente spunta fuori qualche ceffo tipo Trota. Destino, tutto questo? O piuttosto c’è sotto anche qualche ricatto colossale?

Ma ora, come dicevamo, rattoppati gli scenarî e riconfortati con pochi miliardi gli attori minori e le comparse della commedia, si riprende ʺa girareʺ. Ciak! Un nuovo ʺMani puliteʺ, dunque. Ebbene, noi abbiamo un’idea politica semplice e concreta. Fidiamoci ancora una volta, e questo lo dico tanto per definire con pulizia la pulizia della nostra posizione, che pulita è, come dimostra ad abundantiam il fatto che abbiamo onorate pezze cucite sul sedere. Ma se la fregatura si ripeterà come prima e peggio di prima (e vi sono chiari sintomi che avremo appunto una ripetizione della truffa), ebbene ripromettiamoci l’un l’altro, con serietà estrema, che questa volta saremo più… seri.


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