SIETE MORTI

Fiducia nel Parlamento: 11% (Renato Mannheimer, in un sondaggio presentato ieri a Porta a Porta) e mi sembra pure generoso.

Quello che questi geni della ahimè nostra classe politica non hanno compreso è che scomparso Berlusconi (il più puzzone tra i puzzoni, dicevano), è rimasta solo una grande, omogenea, omnicomprensiva, maleodorante caccona. Sollevate le nebbie dopo la battaglia con il Mostro è rimasto il letame.

Pensavano di essere furbi a raccontare all’universo mondo che non esiste più destra e sinistra. Bravi!, avete convinto pure Telese. Ciascuno ora pensa che siete tutti eguali, livellati in basso, tutti con la stessa puzza e lo stesso colore. Chi può vi evita, come foste appestati: i militanti sono scomparsi e non vi giustificano più. E lo avete voluto voi. Adesso potete strillare fino a domani: nessuno più vi ascolta, la gente cambia canale. Non servite nemmeno per prendere sonno.

L’unica vostra fortuna è che vi ritrovate per vendicatore un sottoprodotto dell’intelligenza umana come Grillo, che voleva solo fare un po’ di soldi e si è ritrovato, senza rendersene conto e senza sapere che farsene, un movimento politico. Ma voi, tutti voi, siete finalmente morti.

Intendiamoci, con un pugno di voti, nascosti dietro a qualche Lista della Piadina, riuscirete a rientrare dalla finestra dopo essere usciti dalla porta. Anche gli zombi camminano, è noto, ma sempre morti sono. Siete lì, in quella scatola quadrata, oggi piatta come il vostro cervello, a sollevare il collo dalla melma, a fare a gara a chi riesce a tenere di più il mento fuori dalla cacca. Siete patetici, non avete capito che è finita?

Avete tentato anche con il lavaggio del cervello, cercando di spostare l’esasperazione della gente dalle vostre responsabilità all’evasore. E avete giocato sporco, raccontando le notizie con i “giusti” accenti, tentando di aizzare povero contro povero, non badando a spese: spot in Tv, show delle Fiamme Gialle con risultati strabilianti, blasonate penne ad argomentare. Molte. Dalla Gabanelli a Giannini ed Ezio Mauro con Repubblica al completo, Il Sole24Ore, il Corrierone, l’Unità, ecc. Da inizio anno quasi una trentina di imprenditori, artigiani, commercianti non hanno retto. Non avevano scampo: nessuno credeva che stavano morendo di fame, che erano alla disperazione, che erano rimasti soli. E gli altri, quelli che ancora sopravvivono, non stanno molto meglio. La gente li guarda con sospetto: imprenditore = evasore. Questa l’equazione. “Quello piange? Per rubare meglio, sicuro.”, pensa la gente di loro. Invece era vero che si sentivano in trappola, che questo Stato li aveva fatti fallire e si sono ammazzati. Finiti in cronaca locale, in sordina, a fianco dell’ultimo blitz di successo della Guardia di Finanza. Che amara ironia. Ma non funziona. Lo sanno tutti che se anche le entrate aumentassero trovereste il modo per dilapidarle in maggior misura.

Non avete capito proprio nulla. Veramente pensate che gli italiani vi credano quando raccontate dei “buoni propositi per il futuro”, delle vostre solite panzane, in Tv o sui giornali? Pensate veramente che anche un solo cittadino vi vota perché crede alle vostre promesse? No, ovviamente, statene certi. Nel migliore dei casi gli italiani votano il meno peggio, per quello che gli sembra rubi meno, per quello che, oltre ai suoi interessi, si spera curi anche almeno un po’ il bene di tutti. Questo si voleva da voi, per questo venivate eletti.

Non si pretendeva la luna, siamo gente di mondo: non politici onesti, ma almeno capaci. Invece siete stati disastrosi. Vi siete fatti prendere con le mani nella marmellata. A grappoli. Ancora per i vostri affari parlate al telefono? Allora è giusto che vi sbattano in galera e buttino la chiave. Se non siete capaci di rubare per voi, come si può sperare che riusciate a fare qualcosa per la collettività? In tutto il mondo arraffano, ma raramente si fanno pizzicare: sono più bravi (e meno ingordi). Qui da noi, in Italia, sembra di essere alla Corrida: una gara tra dilettanti.

Il popolo vi caccerà non perché siete stati disonesti, ma incapaci. Avreste potuto continuare a rubare se solo non aveste ammazzato pure le galline. Ora il pollaio è vuoto, senza più uova né pollame. Se anche la pletora di pensionati e pubblici impiegati non avranno paura di perdere il sempre più magro obolo che elargite loro, verrete spazzati via. “Una risata vi seppellirà”, gridava uno slogan sessantottino. Vero. Sarà quella di un buffone.

Paolo Visnoviz
Zona di frontiera, 17 Aprile 2012


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