ER PUZZONE E GLI IDIOTI

Sono appena usciti i dati Istat che affermano «il fatturato sia aumentato del 2 per cento rispetto a febbraio, con incrementi dell’1,8 per cento sul mercato interno e del 2,3 per cento su quello estero. Nel primo trimestre 2011 l’indice è cresciuto del 3 per cento rispetto agli ultimi tre mesi del 2010.» Il fatturato viene così spinto, in termini tendenziali, al +12,2 per cento. Ci sarebbe da festeggiare, scendere in strada non per sfasciar vetrine, ma per respirare una boccata se non di ottimismo, almeno di speranza.

Quasi nessuna grande testata, Libero a parte, evidenzia invece questa notizia. La Repubblica la mette in fondo alla sua home page, ma già nell’occhiello toglie ogni speme: « […] bisognerà aspettare settembre per vedere se davvero c’è ripresa […] » Della serie: fino a quando governa Berlusconi non ci può essere nemmeno un raggio di sole che colpisca questo Paese, manco per caso.

È questo non è altro che l’annoso prosieguo di un atteggiamento stolido che danneggia enormemente il Paese. Un atteggiamento che conosciamo bene, ma al quale ci siamo assuefatti, che comprende le pagine acquistate su testate estere da Di Pietro; le intercettazioni illegali, irrilevanti da un punto di vista processuale, ma finite con gran clamore su tutti i media; l’innaturale compiacimento quando si ricevono inevitabili, anzi invocate, bacchettate dall’informazione estera; le ricostruzioni e le letture faziose, a senso unico, addirittura false o comunque forzate di episodi che coinvolgono il Cav. sulla scena internazionale. Si potrebbe continuare, ma questo pezzo diverrebbe una Treccani.

Quanto male si fa così all’Italia, quanti punti di Pil si perdono, e quanto invidio gli antipatici francesi quando loro – veri patrioti – in piena campagna socialista per le primarie hanno la forza di anteporre la ragion di stato alla lotta politica dichiarando che sì, “vedere Sarkozy a Tripoli è stato motivo d’orgoglio”. Non una sola parola dei suoi imbarazzanti scandali, non un accenno ai Rafales che solo poco prima dei bombardamenti in Libia cercava di vendere al raìs, non una sola foto (e ve ne sono a iosa) di Sarkò sorridente con Gheddafi è uscita sulla stampa francese ad evidenziare la palese contraddizione.

Quanto siete piccoli, voi tutti – stampa, tv, strapagati opinionisti – da maciullare nelle vostre bocche tutto lo Stivale pur di sputar veleno su Berlusconi. Piccoli e idioti. Sono talmente arrabbiato che, diversamente dal solito, mi permetto pure di offendervi, perché altro non meritate, perché fate del male anche a me, a noi tutti, anche a voi stessi. E non ve ne rendete nemmeno conto.

E siete pure degli idioti politici. Al cubo. Lo siete perché non vi rendete conto che Berlusconi ha concluso la sua parabola politica, che all’interno del Pdl – inteso non solo come partito, ma in senso allargato, come area di opinione – è stato abbandonato anche da quelli che prima si facevano belli con il suo nome. Non vedete che è tutto uno sgomitare, un agitarsi, uno smarcarsi da er puzzone?

Non solo, ma molte analogie si respirano anche nella Lega, finora fedelissimo alleato del Cav. In un colpo solo avete la possibilità di veder tramontare due esponenti che vi hanno sottratto l’osso per tanto tempo, e voi, invece di accompagnare e favorire questo inevitabile ricambio, che fate? Moltiplicate gli attacchi per numero ed intensità e continuate imperterriti – il fine giustifica i mezzi – a gettarci fango addosso.

Così facendo impedite un ricambio politico che altrimenti sarebbe naturale e fisiologico, costringendo l’odiato nemico a stare in trincea, a combattere sulle barricate, a difendersi sul fronte politico, giudiziario, mediatico, aziendale e personale.

Bravi. Vi meritate Berlusconi per vent’anni ancora, almeno.


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