SERVIZIO DI PUBBLICA MALEDUCAZIONE

Ma vi rendete conto? Prendiamo la Francia, un salotto televisivo con alcuni invitati. Supponiamo che uno degli invitati a discutere si rivolga ad un altro dicendo: “non discuto queste cose con un ragazzo di bottega”. Il conduttore, siccome la scuola francese insegna agli allievi e professori a dare del “voi” mai del “tu” ed ad alzarsi in piedi e salutare quando qualcuno arriva, e a chiedere permesso prima di entrare, avrebbe detto al dichiarante: “prego, signore, nel servizio pubblico tale maleducazione non è accettata. Si accomodi fuori, per favore”.

E invece ieri, spettatori paganti, abbiamo dovuto assistere a questo immondo spettacolo di lazzaraggine esibita ed ammirata del signor Della Valle verso il professor Bondi, uomo “talmente ben educato che quasi non può vivere” (come diceva il Conte Posphay del principe Caracciolo). I gentiluomini, si sa sono indifesi. Ma quella jena ridens di Floris, perfetta faccia da schiaffi da riformatorio, non si è sentito minimamente in dovere – né verso di noi né verso l’ospite – di scusarsi pubblicamente. Il Della Valle è tra quelli che si permettono, comprando pagine di giornali, di dare lezioni agli altri e di storcere il musetto cashmirato e sciarpato sulla volgarità dilagante e che si candidano ad essere opinionisti e maestri del terzo millennio. Bella roba, davvero.

Adesso ci insozzerà il Colosseo con le sue pubblicità, e magari girerà in quadriga aspettando l’acclamazione della folla. Ci hanno insegnato che non bisogna prendere caramelle dagli sconosciuti. Oggi bisognerebbe aggiungere che è tassativamente vietato dalla buona educazione prendere sponsor dai vasciaioli parvenus. Siccome per chissà quale fortuna costui ha fatto un sacco di soldi, non sa che “un ragazzo di bottega” che abbia voglia di imparare e di lavorare può avere le mani d’oro, tanta dignità e tante cose da insegnare ad un pallone gonfiato e protervo senza un’idea nella zucca come lui. I suoi ragazzi di bottega dovrebbero incrociare le braccia e fare sciopero, sì, almeno una volta per una giusta causa. Giacché non è stato offeso soltanto il Professor Bondi, ma anche loro.

È forse “politicamente corretto” offendere i ragazzi di bottega? Magari perché c’è un’allusione al Cav. che si è fatto da solo? Le botteghe che consentono a questo omuncolo volgare di fare il Paperone schifiltoso davanti ai nostri occhi impotenti, sono tutti fatti di ragazzi che se lo fanno quadrato da mane a sera mentre lui pontifica. Sarebbe questo il nuovo filosofo dell’Italia di domani? Questo qui? Monsignor della Casa si rivolta nella tomba. E cosi’ pure D’Azeglio e tanti Italiani che della buona educazione fecero una bandiera di libertà e costruzione della Patria. Se secondo il Della Valle meritano disprezzo Sandro Bondi ed i ragazzi di bottega, quali sono quelli da promuovere, i no-global? Gli piacerebbe un governo sfasciavetrine? Massi’massi’ che male c’è, basta che non sia Berlusconi.

Angela Piscitelli
Zona di frontiera, 5 Ottobre 2011


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